Mi viene voglia di emigrare

Vorrei sbagliarmi... ma ho idea che  dopo un momento di titubanza, Grillo e Salvini si stiano preparando alle Politiche facendo fronte comune. Con tante ipocrisie, tipo una “coalizione tecnica” solo al Senato, per approfittare del Consultellum. Ma in un paese dove solo il 7% dei cittadini dichiara di aver fiducia nei parlamentari, è molto conveniente mettere l’antipolitica contro la politica, gli inesperti contro gli inconcludenti, i poco istruiti contro i maneggioni, ecc. Il programma comune minimo è già individuato: protesta continua contro le “ingerenze” dell’Europa, muri contro gli immigrati, cacciata dei Rom: la linea di successo del vecchio sindaco di Treviso, Gentilini. E di Trump. Sicuramente piace anche a Grillo e ai suoi “moschettieri del duce” capitanati da Di Maio: peggio per i militanti grillini che arrivano da movimenti come quello dell’acqua, che già oggi si trovano contro i loro sindaci.

I politici politicanti tradizionali invece si presenteranno divisi: non si può neanche parlare di un accordo con lo screditato Berlusconi (la Meloni infatti starà con Salvini), a Alfano si è già sbattuta la porta in faccia, e tutto sommato, con la gentaglia che si porta dietro, non si poteva fare diverso.

Tutto quello che sta a sinistra del Pd è geneticamente incapace di far coalizione con qualcuno, anche al suo interno: i quindici piccoli Lenin non possono essere disturbati dall’impegno di parlarsi addosso rimasticando teorie e proposte buone per la prima metà dello scorso secolo, trovando come unico interlocutore la Camusso in crollo vertiginoso di iscritti.

Io spero di farcela a emigrare a Mauritius, dove la locale Tv darà alle notizie italiane lo scarso peso che si meritano. Quello che gli dà Trump, che si è messo platealmente a dormire a Taormina  mentre parlava Gentiloni, che, come gli hanno spiegato i suoi portaborse, non conta niente perché non ha l’atomica...

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