L’Europa fischia le nostre infrazioni

Discariche o scorie nucleari l’Italia è sempre in infrazione. Ebbene in ogni azione o percorso di tutela ambientale in cui deve operare il governo italico, l’unica azione che si riscontra resta l’apertura delle procedure d’infrazione da parte della Ue. Non contenti del continuo prorogarsi delle mancate bonifiche dovute per le discariche italiane, oltre 50 in tutta Italia, ci troviamo ad essere spettatori, purtroppo, anche delle vicissitudini in merito alle scorie nucleari.

È di qualche giorno addietro l’ultima apertura di una procedura d’infrazione da parte della commissione europea nei confronti dell’Italia per la mancata osservanza della direttiva europea 2011/70 Euratom sul trattamento delle scorie naturali, dette cause di tale inerzia vanno addebitate a Sogin in concertazione con il governo. Nonostante l’ennesima figura poco edificante da parte italica sui percorsi di tutela ambientale, l’apertura di questo procedimento porterà sia Sogin che il governo a voler discutere apertamente della localizzazione definitiva del deposito di rifiuti nucleari.

La discussione e localizzazione del deposito di scorie nucleari che auspichiamo sia la più trasparente possibile non può più essere procrastinata, senza allarmismo di sorta e dissociandomi dagli strali di quell’ortodossia ambientalista che non giova allo sviluppo della Nazione, non si può non ricordare che nelle settimane appena passate vi è stata una fuori uscita di acqua nell’impianto Eurex di Saluggia, notizia data dalla stessa Sogin, l’azienda di stato incaricata dello smantellamento dei siti nucleari in Italia. Fortunatamente non vi sono stati impatti radiologici per l’ambiente e le persone come le analisi Ispra e Arapa hanno evidenziato.

Auspicando non in ultimo che vi sia un’azione di concertazione su tematiche così impattanti il territorio non ci esimiamo dal continuare a controllare i vari percorsi che il governo e le amministrazioni locali intendano intraprendere, evitando possibilmente che la commissione europea proceda a nuove aperture di infrazioni verso il nostro paese.

*Gian Carlo Locarni, responsabile nazionale dipartimento ambiente Lega Nord

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