La grande eredità di Ferrero
Angelo Catanzaro* 11:09 Giovedì 27 Luglio 2017 0
Scrivere una lettera non è mai una cosa facile, soprattutto quando la dedichi a una persona che è stata per te un punto di riferimento e un esempio. Paolo Osiride Ferrero non è stato solo il presidente della CPD - Consulta persone in Difficoltà - è stato un vero e proprio maestro per chi, come me, giovane con disabilità si affacciava al mondo della disabilità e credeva erroneamente fosse sufficiente essere una persona con disabilità per occuparsene. Paolo mi ha insegnato con il suo esempio a studiare, prepararsi e farsi trovare sempre pronti per portare avanti un'idea, un progetto, una battaglia. Certamente, come in ogni sano rapporto, ci sono state diverse incomprensioni, forse dovute anche alla mia voglia di emergere mista ad una visione della disabilità differente anche dovuta alle differenza generazionali.
Adesso noi del mondo della disabilità abbiamo il compito di portare avanti le grandi battaglie che si presenteranno e rendere sempre di più, Torino, il Piemonte e l’Italia tutta accessibile a tutti, partendo dai grandi risultati che Paolo Osiride,Vincenzo Langella e molti altri ci hanno lasciato in eredità. Adesso è giunto il momento di mettere da parte il protagonismo individuale e unire le forze, partendo da un punto di forza: la lotta comune per la piena attuazione della Convenzione Onu per i diritti delle persone con disabilità, la centralità delle persone e non della disabilità facendo comprendere a tutte le persone comprese quelle “normali” perché è importante abbattere le barriere mentali alla pari di quelle fisiche che attagliano le persone con disabilità. Riconoscere i talenti e valorizzarli come nel caso di Paolo Osiride, uno delle prime persone con disabilità ad entrare in Conservatorio, diventando poi membro del coro della Rai.
Tanto è ancora da fare per migliorare la qualità della vita e i diritti delle persone con disabilità, ma per fortuna qualcuno ha già iniziato e ci ha messo nelle condizioni di poter provare a proseguire il lavoro già tracciato magistralmente.
*Angelo Catanzaro, presidente dell’associazione Italiana Paralisi Spastica e consigliere della Circoscrizione Uno