Ambiente, Europa all’avanguardia

L’Unione Europea negli ultimi tempi sembrerebbe aver dato un'accelerata positiva per il contrasto all’inquinamento sul territorio. Dopo la normativa sui sacchetti biodegradabili, interpretata in maniera discutibile dal governo italiano, l’Unione Europea ha deciso di intraprendere un percorso di abbattimento delle materie inquinanti che ci trova d’accordo. Non ultimo nelle commissioni preposte si vuol portare ad una risoluzione che abbatta drasticamente l’uso delle bottiglie di plastica e congiuntamente si invitano i cittadini a far uso maggiore dell’acqua dei rubinetti proveniente dagli acquedotti pubblici.

Un percorso che riteniamo importante e che condividiamo se non fosse che tali risoluzioni stridono con lo stato dell’arte attuale nella nostra nazione. Basti pensare alla non manutenzione delle reti idriche con conseguente spreco di milioni di metri cubi senza contare una legislazione che non ha, a nostro dire, delle ripercussioni ferree su chi inquina le falde acquifere. Ebbene sarà compito del nuovo governo che verrà insediato dopo il 4 marzo prendersi in carico una tematica così importante ed impattante sul futuro sostenibile e salubre di tutti i cittadini. L’obbiettivo europeo ha in se un traguardo datato al 2030 ma solo agendo nel medio periodo si potrà arrivare ad essere in linea con tali obbiettivi. Capiamo che dette tematiche possano ad alcuni non scaldare il cuore ma proprio perché di vitale importanza non possiamo permetterci di sottovalutarle, l’impegno che andrà profuso dovrà essere concreto e costante.

*Gian Carlo Locarni, responsabile nazionale dipartimento ambiente Lega

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