Se la scuola è una giungla

Attenti ai genitori cari insegnanti perché se avete intenzione di fare bene il vostro lavoro dovete imparare a mediare con il bullo, egli ha sempre un capo famiglia alle spalle che vi tratterà come un arbitro durante una partita o come un tappeto appeso da ripulire. Quindi cari insegnati regolatevi se non volete uscire dalla scuola con gli occhi neri e le stampelle. Questo Paese non ha istituti scolastici normali, ma giungle dove vige la legge del più forte. I professori sono diventati dei tiro a segno con il registro vuoto in mano, devono chiedere il permesso ad insegnare e fare finta di non vedere gli sfrontati o i figli di papà che usano la scuola come una palestra.

Questi sono i nostri istituti scolastici: una discarica di umanità vuota e annoiata che non vuole essere contraddetta. È il risultato di molti errori, di una libertà che è diventato dispotismo. Gli alunni non si alzano più quando arriva il professore ma lo prendono a sassate. Questo è lo specchio ironico della scuola quando va bene, perché quando va male si rischiano anche le coltellate. 

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