L'autolesionismo dell'Europa

Mentre l’Europarlamento si avvicina allo scadere del mandato, torna con prepotenza il dibattito sull’Europa. I toni non sono concilianti. Anzi. Negli ultimi tempi sono accaduti fatti che precludono a scenari nefasti.

C’è un filo rosso che lega i durissimi attacchi del presidente della Commissione Ue, Jean-Claude Juncker, ai vari partiti e leader nazionalisti, che a suo dire “avvelenano l’Europa” con il loro sovranismo, tra questi la nostra Italia è sempre un bersaglio tra i preferiti. Non è il primo che entra a gamba tesa contro Roma. Di solito è prerogativa di un altro commissario, quello al Bilancio.

Indipendentemente dal nostro credo politico, giuste o sbagliate che siano le scelte dei nostri governi,di qualunque colore essi rappresentino,mi sento in grado di dire che sono proprio queste ingerenze e questi attacchi a far il male dell’Europa. Perché non è il progetto a essere sbagliato, ma certe imposizioni che vengono fatte cadere dall’alto. E, mentre i problemi vengono lasciati sedimentare a oltranza (vedi l’incapacità di risolvere l’emergenza immigrazione), all’ordine del giorno dei lavori vengono messe le sanzioni dei singoli Stati. La sinistra europea (a cui si sono accodati pure i grillini) ha accusato Juncker di fare quello che qualsiasi premier dovrebbe fare: proteggere i confini del proprio Paese (bloccando l’ingresso ai clandestini) e bandire quelle forze (come le ong e la fondazione di George Soros) che vogliono sovvertire il voto.

È sempre il solito scontro. Le élite da una parte, i governi democraticamente eletti dall’altra. Il nazionalismo, a dispetto da quanto crede Juncker, non è il male, ma la conseguenza di questo scontro che fa il male dell’Europa. Nell’accanimento, a turno contro un singolo stato, emerge tutta l’incapacità dell’Unione europea di creare un’identità comune, l’unica preoccupazione a Bruxelles è riuscire a far rispettare le regole. Vedremo cosa succederà alla prossima tornata elettorale del 2019, sperando che non prevalga l’insofferenza contro l’Ue che nacque col bellissimo progetto di creare gli Stati Uniti d'Europa. Io, come tanti altri, ci credo ancora.

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