Correttezza e trasparenza delle mie azioni

Gentilissimo direttore,
dopo aver fatto chiarezza sulla mia posizione in merito alla vicenda che mi ha visto mio malgrado coinvolto, ma che sono state smentite con l’archiviazione e la cancellazione di tutte le dicerie e accuse, spinto dai tanti che in questi mesi mi hanno creduto e sostenuto, ho deciso di spiegare una parte delle reali motivazioni politiche che hanno portato Binatti a montare un caso mediatico e a revocarmi da Vice Sindaco di Trecate.

Già nel luglio 2016, periodo dell’insediamento in maggioranza, alcune componenti civiche e partitiche dimostravano ostilità sul gruppo di Forza Italia e sui suoi rappresentanti, tuttavia per il bene comune si faceva finta che tutto era come si sarebbe voluto e si cercava di dare il massimo contributo amministrativo. Il sottoscritto ha sempre fatto della correttezza e del rispetto delle regole un proprio punto fermo e, pertanto, ha sempre stigmatizzato comportamenti che non fossero in linea con tale principio, anche se provenienti da persone appartenenti alla stessa compagine politica o amministrativa.

Ciò è avvenuto anche nel corso della mia esperienza quale Vice Sindaco. Ad esempio, in diverse occasioni ho manifestato, direttamente a Binatti ed in presenza di consiglieri vicini a Forza Italia, il mio disappunto in merito ad alcune condotte del Consigliere Varone. Ebbi modo di far notare che, come noto, il consigliere Varone continui formalmente a risiedere nel Comune di Siderno. Ciò potrebbe sembrare irrilevante, se non fosse che – a sua detta – tale condizione consenta allo stesso di usufruire di una casa popolare, sostanzialmente utilizzata non per fra fronte ad una reale esigenza abitativa, ma per trascorrere le vacanze estive con la sua famiglia e con i suoi amici. Tale condotta può certamente essere legittima da un punto di vista formale, ma rappresentava – a mio avviso – un modus operandi eticamente non compatibile con lo stile che, secondo il mio sommesso avviso, un amministratore pubblico dovrebbe mantenere. Binatti, a fronte di questa mia osservazione, mi fece intendere che non avrebbe preso posizione in merito, atteso che Varone era suo amico e fedele consigliere. Ho compreso solo in un secondo momento che quell’approccio difensivo era probabilmente dovuto al fatto che lo stesso Binatti avesse trascorso le vacanze a Siderno, proprio con Varone. Probabilmente, non far emergere tale condotta era funzionale non solo a difendere Varone, ma anche sé stesso.

Inoltre, nel corso dell’esercizio finanziario successivo, il capitolo di bilancio relativo al pasto insegnanti, venne ridotto per circa 15000 euro. La stessa somma che, guarda caso, fu destinata a finanziare l’evento degli Street game 2017, evento che, come noto, fu fortemente voluto dal Consigliere Varone. Non è un mistero che aver impoverito quel capitolo di bilancio per 15000 portò ad una revisione in aumento piano tariffario della ristorazione scolastica. Anche in quell’occasione dovetti accettare l’imposizione dei gruppi di maggioranza avversi a Forza Italia.

Purtroppo, non sono state le uniche volte nelle quali mi sono trovato, spesso quasi da solo, ad evidenziare queste ed altre condotte che, se pur formalmente legali, stridevano fortemente con l’etica che dovrebbe guidare chi è chiamato dai cittadini ad amministrare. Non entrerò nel dettaglio dei singoli casi che ho menzionato, riservandomi eventualmente di farlo in un secondo momento, anche perché in queste righe ho voluto solo spiegare gli episodi chiave che hanno portato il sottoscritto a essere posto ai margini di una maggioranza, di cui non mi sono mai sentito parte integrante. Certo che ci sarà una delirante replica, inizierò a metter giù alcuni appunti che porranno ulteriori chiarimenti su chi amministra la nostra città e, ahimè, anche la nostra provincia.

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