A casa mia nessun incontro

Gentile direttore,
alcuni amici mi hanno inviato stamattina la prima pagina del suo giornale pubblicata alle ore 7,40 del 28 gennaio 2019 e con stupore ho letto che al suo giornale risulterebbe che sarei stato promotore presso la mia abitazione di riunioni “per ragionare su come presentarsi agli elettori” peraltro in contrapposizione con il M5s.

Ritengo lesivi della mia dignità e contrari alla verità gli atti attribuitimi e le comunico che ho dato incarico ai miei legali di esaminare la questione allo scopo di tutelare la mia onorabilità in qualunque sede civile e penale.

Credo che per la credibilità del suo giornale dovrebbe prima di tutto verificare quella dei suoi informatori e chiarisco che comunque in Valle di Susa il Movimento NO TAV prende le sue decisioni in modo collettivo riunendosi caso mai pubblicamente e mai in modo carbonaro in casa di qualcuno. Chiarito che le riunioni carbonare non sono nelle nostre corde e meno che mai nel mio modo di operare le chiedo di rettificare urgentemente, ai sensi dell’articolo 8 della legge 8 febbraio 1948 n. 47 e la invito la a provvedere alla pubblicazione di quanto sopra con il dovuto rilievo e con le modalità e sopratutto visibilità che la legge impone.

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Prendiamo atto delle sue dichiarazioni, francamente un po’ sopra le righe. Abbiamo semplicemente e onestamente svolto il nostro mestiere riportando ciò che le nostre fonti, che peraltro confermano la riunione, ci hanno segnalato. Inoltre non capiamo davvero come una simile notizia possa ledere la sua dignità.

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