Chiampa artigiano della qualità

A me l’iniziativa promossa da Sergio Chiamparino sabato 9 febbraio è piaciuta! Non solo perché, da artigiano della qualità, Chiamparino ci ha convocati in periferia, in una sede dove ci va la gente normale che cerca di spendere poco per divertirsi, ma soprattutto perché è stato chiaro che cosa è in ballo per il Piemonte con le elezioni del 26 maggio. Mi è piaciuta perché non lo ha spiegato Chiamparino il motivo della necessità di cambiare nella continuità, ma lo hanno raccontato esponenti del territorio in modo chiaro e persino facile da riassumere. Innanzitutto, una Regione ente credibile, che ha risposto alle domande, come ha potuto, ma ha risposto con autorevolezza e vicinanza.

A cominciare dalla consapevolezza di essere una regione alpina, dove le montagne non sono solo un luogo di villeggiatura per i “cittadini”, ma un sistema socio economico da tutelare e sviluppare. Poi la necessità di fare attenzione sempre di più alla ricerca, all’istruzione, all’università come motori non più di uno sviluppo pur che sia, ma sempre di più impostato alla sostenibilità ambientale, anzi fare di questo un motore per l’economia circolare. Grande spazio ha avuto il tema della sanità, che ricordiamo rappresenta oltre l’80% del bilancio della Regione. Anche qui, innovazione scientifica e tecnologica non possono essere alternative all’attenzione alle persone, soprattutto anziane, ma la nuova medicina può coniugare le due cose rendendo il ricovero in ospedale l’ultima delle cose a cui ricorrere. Potrei continuare con i racconti su temi strategici più puntuali a livello territoriale che hanno visto e devono continuare a vedere la massima attenzione regionale, dai laghi, alle residenze sabaude, dal vercellese al territorio del cuneese, passando da una cintura torinese che sta pagando cara l’inconsistenza politica del capoluogo. Era necessario partire da qui. Adesso bisogna fare tutto e di più perché una visione positiva si affermi per il Piemonte e ognuno deve fare la propria parte. Direi che, dimostrata l’inconsistenza grillina, si tornerà ad uno scontro centro sinistra contro centro destra sapendo che, se anche in Piemonte si dovesse, come sembra, affermare una forte presenza della Lega (Nord?) è compito del Centro Sinistra riprendere il rapporto con quegli elettori che 5 anni fa elessero Sergio Chiamparino e con loro difendere, progettare e innovare il Piemonte dei prossimi anni.

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