Siamo uno strano Paese

In tutta Italia (da Torino a Milano, da Firenze a Bologna a Roma a Palermo e Napoli a Salerno a Bari, ecc.) la movida impazza, la violenza impazza, l’alcol e la droga scorrono a fiumi, il Covid impazza. Intanto i nostri governanti, con una quasi caricaturale allure di politici seri e dignitosi, discutono penosamente di fronte all’Europa per ottenere un po’ di soldi al fine di galleggiare in questo tragico e burrascoso oceano di disastro e di catastrofe economico/sociale che ci travolgerà nel giro di pochi mesi. Ma noi con l’Europa che c’entriamo?

Se per la movida si violenta, si ammazza, si devasta, si distrugge e si seppellisce senza perdono ogni elementare forma di civiltà, che siamo noi? Un nulla di popolo che nella sua prevalente totalità merita forse ormai solo di essere colonizzato da qualche potenza capace di imporci regole ferree e micidiali, noi purtroppo la democrazia non ce la meritiamo proprio! La politica (penosa ormai da anni) ci marcia a livello locale e nazionale senza bussola, sprofondata e lacerata nella sua abissale ignoranza da lotte interne, rancori, attacchi diretti e/o scivolose tattiche di nauseante rincorsa alla conquista o al mantenimento di piccoli o grandi posti di potere, enormi interessi e abissi di spreco economico costellano la nostra malatissima burocrazia, la quasi totale mancanza di competenze anima la nostra struttura politica portante, “sistemi di tipo mafioso” stratificatisi per decenni, sostengono grovigli stratificati da almeno 50 anni per rallentare, bloccare, annientare ogni possibile sviluppo di un Paese che, incredibilmente, si definisce europeo.

La ragnatela d’acciaio di interessi politici a tutto campo che avviluppa e condiziona in negativo, da decenni e decenni, questo povero Paese rivela oggi nella sua drammatica realtà tutta la sua devastazione: il coronavirus ha fatto emergere un concetto base per noi: il re è nudo. Consideriamo il devastante fenomeno “movida selvaggia” un simbolo della devastazione, ben consci che le nostre problematiche sono immense, ma la bizzarra realtà che vede in un clima di pesantissima depressione del commercio e dell’economia un picco di guadagni stellari grazie alla valanga di masse incontrollate nelle notti alcoliche, ci fa pensare che forse alcol e droga continuano a tirare, che per queste sostanze i soldi ci sono e tantissimi! Siamo uno strano Paese? Forse proprio sì!

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