Fassino come Monti
Domenico Gallo, Nuova sinistra per Torino 08:58 Domenica 03 Giugno 2012 0La giunta comunale di Torino segue il governo e vara un bilancio "lacrime e sangue". Pesanti conseguenze sulle famiglie e i lavoratori. E altrettanto gravi le ripercussioni economiche sulla città
Dopo la stangata sui trasporti e le la decisione di alienare una quota rilevante delle aziende e la gestione di nove nidi ai privati, arrivano la batosta dell'imu, della tarsu, tagli alla manutenzione e allo stato sociale. Che Torino si stia avviando verso un periodo di declino è ormai sotto gli occhi di tutti e la manovra di Bilancio varata dalla Giunta Comunale ne è la prova schiacciante. Le decisioni assunte sono un'autentica batosta che avrà effetti pesanti sulle famiglie dei lavoratori torinesi. Praticamente il massimo dell'IMU sulla prima casa, l'aumento della tarsu, i precedenti aumenti sulle tariffe del trasporto pubblico, l'aumento dell'addizionale Irpef e degli altri tributi locali metteranno in grande difficoltà le famiglie con pesanti ripercusioni sull'economia della città.
Quello che sta succedendo è in pratica una sorta di rivalsa del Comune: lo Stato falcidia i trasferimenti e il Comune colpisce i cittadini per riuscire a pareggiare il bilancio. Nessuna azione verso il governo, neanche sullo scandalo dell'IMU che per il 70% andrà allo Stato, nessuna manifestazione verso un esecutivo "forte con i deboli e debole con i forti", nessuna presa di posizione sull'operato dell'ad Marchionne che sta preparando l'addio della Fiat da Torino: un silenzio assordante del sindaco, dell'intera giunta e del Consiglio comunale. Una manovra recessiva da parte di una amministrazione che ha rinunciato a investire fin'anche sulla manutenzione in una città dove ormai è dilagante la presenza di buche e dove il degrado è tornato in diverse parti del territorio cittadino e dove lo stato sociale sta subendo pesanti ridimensionamenti (riduzione dei buoni taxi e dei soggiorni climatici per i disabili, sospensione degli assegni di cura per gli anziani non autosufficienti etc..).
Una manovra che dovrebbe ridurre di qualche milione un indebitamento che ammonta a 5,7 miliardi di euro. Sembra un po' il comportamento del Governo che pensa di poter risanare un debito pubblico che supera i 1.900 miliardi di euro (chi sa in quale anno avverrà e quali costi sulla qualità della vita della popolazione..). Ma alla manovra di bilancio è necessario aggiungere la decisione di cedere ai privati l'80% di TRM, il 28% Sagat, il 49% di Gtt e Amiat e, dulcis in fundo, la gestione di nove nidi comunali (si dovrebbero ricavare oltre 300 milioni). Si tratta di cessioni che impoveriranno la Città che si sta privando dei suoi gioielli: è come se una famiglia per sanare il proprio debito alienasse l'abitazione principale. Cosa rimarrà dopo queste cessioni alla Città? Quali saranno le funzioni del Comune? A chi andranno gli utili delle aziende una volta alienata la gestione?
E francamente è poco consolante dire ai cittadini che al Comune rimaranno i poteri di indirizzo e di controllo, sappiamo che sono tutte chiacchere, la sostanza è che chi gestirà nel prossimo futuro le aziende municipalizzate non lo farà per beneficenza ma per ricavarne profitti. Torneremo a parlare sul modo di operare del sindaco Fassino e della sua giunta, ma manifestiamo la nostra delusione e la nostra presa di posizione contro decisioni non previste nel programma elettorale che rappresentano un grave tradimento delle aspettative dei cittadini e un cedimento verso la filosofia del Governo nazionale che sta facendo pagare la crisi a lavoratori, pensionati e alle città costrette a ridurre i servizi e la loro qualità.