Ambientalisti dipingono strisce pedonali arcobaleno

Nel giorno del Pride torinese e nell’ultimo giorno di G7 in Puglia, Extinction Rebellion ha dipinto con i colori della bandiera arcobaleno le strisce pedonali davanti al grattacielo della Regione Piemonte. Una protesta - spiegano in una nota "per difendere diritti e clima verso chi calpesta diritti, mentre il mondo brucia" e per "evidenziare il legame tra la protezione del clima e degli ecosistemi e il diritto di ciascuno a vivere una vita dignitosa". Vestiti con magliette con i colori dell'arcobaleno e armati di vernice e pennelli, una decina di persone hanno colorato il passaggio pedonale nel piazzale antistante il palazzo. Nel giorno del Pride torinese, nel mese in cui si scende nelle piazze di tutto il mondo contro le discriminazioni di genere e per i diritti delle comunità Lgbtqa+-, Extinction Rebellion torna in azione per "denunciare la progressiva erosione dei diritti civili in atto in Italia e in Piemonte. E per evidenziare il legame tra la protezione del clima e degli ecosistemi e il diritto di ciascuno a vivere una vita dignitosa". "Sono innumerevoli i report scientifici che mostrano come con l'avanzare di questa crisi e di tutte le crisi sociali, le forme di discriminazione che molte comunità vivono già oggi, saranno drasticamente accentuate", spiega Martina, attivista di Extinction Rebellion. Durante le scorse settimane, "per le elezioni europee, diversi candidati – tra cui Vannacci - hanno anche firmato il manifesto valoriale delle associazioni ProVita e Famiglia, che impegnano i neoeletti a 'contrastare l'ideologia del gender' e 'difendere le famiglie dall'ideologia green'". Ma "la vera ideologia - prosegue Martina - è quella di chi ha scelto di investire massicciamente in gas fossile quando la comunità scientifica chiede da trent'anni di abbandonare tutte le fonti fossili entro il 2030" commenta ancora l'attivista. "Oggi si conclude anche il G7, in Puglia, dove i leader delle sette nazioni più industrializzate al mondo ratificano un accordo per l'abbandono del carbone entro il 2035 e un incremento della dipendenza dal gas fossile, in contrasto con quello che la comunità scientifica sta chiedendo da anni. Questo è ideologico".

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