Gli “imbecilli” del Pd reclamano le scuse
14:36 Martedì 12 Novembre 2013 1Così li aveva appellati il governatore Cota, rei di "strumentalizzare la Sanità per fini politici". Il capogruppo democratico Reschigna: "E' un insulto che denota il suo stile e mina il rapporto con il Consiglio Regionale". Chiesto l'intervento di Cattaneo
Dalla critica politica all’insulto. Non è andato giù ai consiglieri del Partito democratico quell’«imbecilli» scagliato contro di loro dal presidente della Regione Piemonte Roberto Cota nella domenica del governatore, rubrica settimanale nella quale il numero uno leghista decanta i successi della sua gestione. Un termine, appunto che, secondo il capogruppo democrat a Palazzo Lascaris Aldo Reschigna «non ha nulla della critica politica» ma che «piuttosto è un giudizio sulle persone, oltre che un insulto». Insomma, un conto è affrontare nel merito le scelte di una giunta, altro buttarla in caciara. Di qui la richiesta al presidente di Palazzo Lascaris Valerio Cattaneo di dismettere i panni di Ponzio Pelato e di intervenire contro un atto che «mina il rapporto tra Giunta e Consiglio regionale». «Non chiedo a Cota di venire in Consiglio a porgere le sue scuse, so che questo non appartiene al suo stile» aggiunge Reschigna, che però chiede alla presidenza «una iniziativa a tutela dei consiglieri e di un corretto rapporto tra l’esecutivo e l’assemblea della Regione».
Lo scontro tra l’opposizione di via Alfieri e Cota si è inasprito a suon di conferenze stampa, da quando il Pd ha lanciato la campagna di comunicazione “Cota a casa”, rafforzata da una serie di “analisi” e ripercussioni sul territorio, in particolare nel campo della Sanità in seguito ai tagli varati dall’attuale giunta. L’ultima sulle liste d’attesa che ha fatto sbottare l’iracondo governatore, il quale dopo aver elencato i successi dei suoi provvedimenti ha chiosato: «Sarebbe allora il caso che certi imbecilli che pensano di usare la sanità per fare strumentalizzazione politica stiano zitti». Un’uscita certamente infelice della quale si poteva fare a meno.



