Appalti e ‘ndrangheta, 20 arresti
07:50 Martedì 01 Luglio 2014 0I tentacoli in Piemonte della cosca crotonese “Greco”. Le accuse sono associazione di tipo mafioso, estorsione, usura e traffico illecito di rifiuti. In manette Gianni Toro, impresario con base in Valsusa: lavori anche per il Comune di Torino, puntava a Tav

L'attività d'indagine ha consentito di comprendere come i vertici dell''ndrina distaccata siano Mario Audia e Domenico Greco, in stretto collegamento con analoghe strutture 'ndranghetiste insediate in Piemonte ossia la locale di Volpiano ed il Crimine di Torino. Il sodalizio, dalle indagini, è risultato costantemente sottoposto alla supervisione del capocosca Angelo Greco, stanziale prima a San Mauro Marchesato e, a partire dal giugno 2013, a Venaria Reale.
La connotazione mafiosa del gruppo criminale è emersa altresì dal diffuso utilizzo del metodo intimidatorio quale mezzo per il conseguimento dei propri scopi, sia nelle attività apparentemente lecite sia nella commissione di delitti, in particolare estorsioni ed usura, che vedevano, tra gli autori, non solo aderenti al medesimo sodalizio, ma anche esponenti di altre entità criminali 'ndranghetiste (come ad esempio l'attività estorsiva compiuta da Luigino Greco in concorso con Adolfo Crea e Giacomo Lo Surdo).
L'organizzazione era armata e tendeva al continuo approvvigionamento di armi da fuoco, come emerso nel corso della trattativa per la compravendita di una pistola tra Gregorio Sisca e Antonio Capellupo, quest'ultimo arrestato a seguito di un'ulteriore vendita di armi durante l'inchiesta.
Il profilo apparentemente lecito assunto dai sodali Domenico Greco, Vincenzo Donato e Nicola Mirante, in virtù dell'attività imprenditoriale svolta nel settore delle costruzioni, ha permesso al gruppo criminale di interfacciarsi con soggetti appartenenti o contigui alle istituzioni. In questo contesto un ruolo fondamentale è stato interpretato da Giovanni Ardis, investigatore privato al servizio della cosca, tratto in arresto per concorso esterno che, a sua volta, intratteneva rapporti con un carabiniere al fine ottenere informazioni riservate. Tra i 20 tratti in arresto stamani anche Roberto Greco, classe 83, residente a Rivalta, Antonio Donato, classe 76 di Pianezza, Francesco Gatto (85) di Rho, Gianluca Donato (84) di San Benigno, Alberto Cizza (64) di Scandale (Crotone), Rosario Liberti (74) di Venaria e Gabriella Toroddo (49) di Torino.
Una operazione per certi versi attesa e che Lo Spiffero qualche giorno fa, nel commentare la missione in terra subalpina della Commissione Antimafia, aveva in qualche modo anticipato.
