Alla direzione della Sanità regionale è in arrivo l’avatar di Monferino
08:23 Lunedì 29 Agosto 2011Il neo assessore vuole scegliersi il successore per evitare difficili convivenze. E sta brigando per far arrivare Marroni, suo ex collaboratore in Cnh, ora direttore generale dell’Asl di Firenze
Dopo aver provato sulla sua pelle mille tribolazioni proprio a causa della difficile convivenza tra direttore e assessore, Paolo Monferino, adesso che è passato dall’altra parte della barricata, vuole scongiurare il ripetersi di una coabitazione conflittuale. Per questa ragione intende scegliere lui stesso il suo successore alla direzione regionale della Sanità piemontese. A costo di mandare in fibrillazione la maggioranza di centrodestra che, a partire dall’assegnazione della poltrona di corso Regina Margherita, preme per riequilibrare i “pesi” tra i vari partner della coalizione. Il profilo del candidato ideale disegnato da Monferino è preciso, fin nei minimi dettagli: competente, affidabile, fedele interprete delle volontà dell’assessore, ligio esecutore delle decisioni. Un tecnico con alle spalle una solida esperienza manageriale, preferibilmente nell’industria privata. E se poi, guarda caso, in passato avesse pure lavorato con lui, il curriculum sarebbe perfetto.
Ed ecco allora spuntare il nome di Luigi Marroni, classe 1957, ingegnere meccanico, attuale direttore generale dell’Asl unica di Firenze, un manager che ha mosso i suoi primi passi alla Cnh (Cse New Holland) sotto Monferino: prima a Modena, poi a Londra e Chicago, con una breve parentesi alla direzione tecnica di Fiat Auto. Una fulgida carriera, interrotta per motivi personali e famigliari, con sommo dispiacere del suo capo che aveva riposto in lui grandi speranze. Ed è così che Marroni nel 2004 è passato all’amministrazione pubblica, settore sanità: direttore Asl, commissario straordinario e successivamente liquidatore del “Centro studi Prevenzione Oncologica”, presidente del Consorzio di Area vasta Centro, membro del Comitato Scientifico del Laboratorio di Management e Sanità. Nelle scorse settimane è stata sondata – e pare ottenuta - la sua disponibilità al trasferimento sotto la Mole.
A questo punto per Sergio Morgagni si fa più accidentata la strada verso Corso Regina. Nonostante sia ancor oggi il candidato più accreditato, dopo i veti posti da Guido Crosetto su Valter Galante, sponsorizzato da Enzo Ghigo, l’attuale commissario dell’Aso 2 torinese è troppo “marchiato” politicamente – Pdl – anche se è stimato da Monferino. Inoltre gli uffici avrebbero espresso qualche perplessità sui termini di contrattualizzazione, essendo Morgagni dirigente esterno e non nell’organico della Regione.