È di vetro, ma non trasparente
17:29 Mercoledì 18 Maggio 2016 1Si moltiplicano le polemiche attorno alla costruzione del grattacielo della Regione Piemonte. Lavori infiniti, imprese in fallimento e procedimenti giudiziari, "ma cittadini e dipendenti sono tenuti all'oscuro". La denuncia dei Radicali a Cantone (anticorruzione)
Nonostante gli oltre 200 metri di vetro distribuiti su 41 piani, che si ergono ancora all’interno di un cantiere, la vicenda del grattacielo della Regione Piemonte è tutt’altro che trasparente. A denunciarlo, ancora una volta sono i Radicali, che con una lettera aperta al presidente dell’Anticorruzione Raffaele Cantone denunciano la mancanza di informazioni sullo stato dell’arte, mentre il trasferimento dei dipendenti continua a essere procrastinato nel tempo (le stime più ottimistiche parlano della primavera 2017, tra un anno).
«I cittadini piemontesi continuano a non poter conoscere gli importi degli incentivi assegnati al personale regionale impegnato nell’opera, nonostante l’art. 18 del D. lgs. 33/2013 sia chiarissimo: “Le pubbliche amministrazioni pubblicano l'elenco degli incarichi conferiti o autorizzati a ciascuno dei propri dipendenti, con l'indicazione della durata e del compenso spettante per ogni incarico”» denuncia Giulio Manfredi dell’associazione radicale Adelaide Aglietta. Mentre sul sito della Regione l’ultima notizia ufficiale riporta che i lavori inizieranno a marzo per finire a dicembre.
«Il 1° dicembre 2015 ho presentato un “accesso civico” al responsabile della trasparenza della Regione (Andrea Vanner, ndr), chiedendo la pubblicazione online degli incentivi; dopo di me, ha presentato un analogo “accesso civico” il sindacato Csa. Tali “accessi civici” non compaiono sulla pagina web di “amministrazione trasparente” dedicata all’accesso civico». Sia il responsabile trasparenza sia il capo di gabinetto della giunta Luciano Conterno avrebbero congelato la richiesta dei Radicali, chiedendo un parere in merito all’Autorità nazionale Anticorruzione, «a cui ho inviato io stesso ben due segnalazioni sul mancato rispetto della legge sulla trasparenza (segnalazioni n. 2145 del 1/12/2015 e n. 2463 del 2/03/2016). Anche il difensore civico regionale ha inviato una nota all’Anac sulla questione il 10 marzo 2016».