SANITA'

A Trofarello l’ospedale della discordia

La Regione Piemonte ha individuato l'area della sede unica per l'Asl To5. I Comuni coinvolti compenseranno il consumo del suolo. Scartata Villastellone, ma anche nel Pd c'è chi vuole vederci chiaro. Valle: "Saitta riferisca in commissione"

L'ospedale Santa Croce di Moncalieri sarà sostituito dalla nuova sede unica

Il nuovo ospedale unico dell’Asl To5 sorgerà in località “Cenasco” (a nord di Vadò) contigua al Movicentro del Comune di Trofarello: lo ha deliberato oggi la Giunta regionale su proposta degli assessori regionali alla Sanità, Urbanistica e Trasporti. Scartata l'altra ipotesi in campo: Villastellone. Una decisione presa repentinamente dall'esecutivo di piazza Castello e che potrebbe presto scatenare delle polemiche. L’area scelta, infatti, è l’unica delle tre opzioni sul tavolo a insistere su un terreno agricolo, mentre negli altri due casi si sarebbe recuperata una zona già compromessa dal punto di vista ambientale. E sorprende che il provvedimento abbia ottenuto il via libera dell’assessore alla Sanità Antonio Saitta, lo stesso che, da presidente della Provincia di Torino, si oppose all’insediamento di Ikea a La Loggia proprio per una questione di salvaguardia ambientale. Secondo quanto riferito dal sindaco di Villastellone Davide Nicco, “audito” martedì in Consiglio regionale, le criticità aumenterebbero visto che quell’area è considerata a rischio per le esondazioni del Po: un rischio che la nota diffusa da piazza Castello derubrica a “problemi marginali facilmente superabili con accorta progettazione”. Dal punto di vista politico, questa scelta è da interpretare come una vittoria del segretario e capogruppo regionale Davide Gariglio, sostenitore, seppur in modo discreto, dell’opzione individuata dalla giunta. 

Soddisfatto il sindaco di Moncalieri Paolo Montagna secondo il quale, addirittura, “oggi vince la salute, oggi gettiamo le basi di un futuro migliore”. Meno i sindaci di Carmagnola e Villastellone che sponsorizzavano una scelta più vicina alle zone di confine tra le province di Cuneo e Asti. Ma anche nel Pd c'è chi vuole vederci chiaro e il rischio che si alzi il polverone ancor prima dei cantieri è evidente. In una nota, il consigliere regionale Daniele Valle chiede “un confronto con l’assessore in commissione sulle ragioni della scelta dell'area in località Cenasco, con particolare riguardo al consumo di nuovo suolo agricolo”.

Per mitigare i malumori relativi al consumo del suolo, i Comuni di Trofarello e Moncalieri si sono impegnati a compensare, eliminando 8 ettari di aree oggi edificabili e trasformandole in aree verdi e agricole, molto più delle aree sulle quali sorgerà il futuro ospedale unico, equivalenti a circa 4-5 ettari: inoltre, l’area è baricentrica sia in rapporto alla dislocazione sul territorio degli utenti sia ai tempi necessari per raggiungere il nuovo ospedale; l’area è in prossimità del nodo ferroviario più completo e fornito, è in vicinanza dello svincolo autostradale di Vadò sulla tangenziale sud di Torino.

Il nuovo Ospedale Unico dell’Asl To5 - che supererà definitivamente la tripartizione sui comuni ci Chieri, Moncalieri e Carmagnola - avrà le caratteristiche di base e specialistiche di un ospedale sede dea di 1° livello con circa 100mila accessi ed una potenzialità di circa 460 posti letto. Sarà progettato e realizzato per garantire tutte le prestazioni sanitarie che richiedono alti livelli assistenziali ovvero professionalità, attrezzature, impianti non replicabili in più punti sul territorio: si tratterà di un ospedale moderno ed efficiente dove recarsi per le situazioni particolarmente gravi o complesse che non possano essere affrontate da servizi territoriali.

La delibera assunta oggi dalla Giunta regionale conferma che la Regione Piemonte interverrà su due tematiche che riguardano da vicino gli abitanti delle zone interessate al nuovo ospedale: razionalizzare il sistema di riscossione dei pedaggi della tangenziale sud di Torino per agevolare al massimo l’accesso dei fruitori della struttura ospedaliera; agevolare la realizzazione della rete stradale di variante al concentrico del Comune di Cambiano per alleggerire il traffico sulla viabilità esistente e consentire un rapido accesso all’area del nuovo ospedale.

Sino alla messa in funzione del nuovo ospedale, la Regione si impegna a mantenere tutte le funzioni ed i servizi ospedalieri attualmente attivi a Carmagnola, Chieri e Moncalieri ed a proseguire gli interventi di miglioramento strutturale degli attuali tre presidi ospedalieri per garantirne la sicurezza e la piena operatività sino all’attivazione del nuovo presidio unico (il Comune di Moncalieri attiverà, invece, le procedure amministrative per la modifica del piano regolatore del Comune di Moncalieri, volte alla valorizzazione ed alienazione dell’ospedale Santa Croce).

Parallelamente alla progettazione del nuovo ospedale, l’Asl To5 riprogetterà i servizi territoriali che dovranno venire potenziati. Parti delle attuali strutture ospedaliere, in particolare a Chieri e Carmagnola, potranno garantire ai distretti importanti spazi di ampliamento utili a nuovi e maggiori servizi territoriali sia ambulatoriali sia residenziali, cioè Case della Salute e medicina di gruppo per dare risposte appropriate ai bisogni di salute della popolazione con particolare attenzione ai malati cronici, anziani e non autosufficienti.

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