Nuova Arenaways, vecchi problemi
08:51 Mercoledì 25 Gennaio 2012La compagnia ferroviaria privata torna sui binari, ma non sono stati rimossi gli ostacoli che ne hanno compromesso l’attività. Dalla Provincia un appello bipartisan al ministro Passera
Questione di settimane, un mese al massimo, e sui binari del Piemonte torneranno a viaggiare i treni di Arenaways, la prima compagnia ferroviaria privata ad aver osato sfidare il monopolio pubblico. Dopo le ben note traversie, dovute proprio in gran parte all’ostracismo di Trenitalia, e il nuovo assetto societario (maggioranza alla valdostana Cape di Ezio Colliard, 20% l’austriaca Railway B.W., 10% Ambrogio Trasporti, 3% il fondatore Giuseppe Arena), la ripresa dell’attività è prevista per il prossimo mese di marzo. Ma molto dipenderà dalla decisione dell’Antitrust, chiamato a pronunciarsi sul presunto “comportamento ostruzionistico” di Ferrovie dello Stato e Rete Ferroviaria Italiana nei confronti di Arenaways, e dalla sentenza del Tar del Lazio che deciderà sulla questione delle fermate intermedie. Nel programma di Strade Ferrate Alta Italia - così, al momento, si chiama la nuova compagnia - è contemplata anche la riassunzione dei 74 dipendenti attualmente in cassa integrazione. «Il piano di ripartenza prevede la ricostituzione dei collegamenti tra Torino e Milano e tra Torino e Livorno oltre ai treni turistici Autozug e Autoslaap che collegano Alessandria e Trieste con Germania e Austria con trasporto dell’auto al seguito” – ha dichiarato Arena – mentre dal mese di giugno sarà avviato il servizio di treni notturni che collegheranno Torino, Alessandria e Milano con Bari e Villa San Giovanni».
Sempre sul tema liberalizzazioni nel settore dei trasporti va segnalata l’approvazione nel Consiglio provinciale di Torino di una mozione bipartisan promossa da Carlo Giacometto (Pdl, in foto) e Davide Fazzone (Pd). Il documento «impegna la Provincia a sottolineare al Governo l’ormai indifferibile necessità di aprire le porte al mercato nel trasporto ferroviario, sopprimendo di fatto un regime di monopolio che ancora persiste nonostante i tentativi di alcuni imprenditori disposti a rischiare in quel mercato». Solo la concorrenza può migliorare la qualità del servizio. Di qui la decisione di invitare il Governo e il Ministro dello Sviluppo Economico e delle Infrastrutture Corrado Passera a farsi carico del problema della mancata concorrenza sui binari e delle barriere che impediscono l’accesso al mercato dei trasporti. «La modalità per raggiungere questo importante obiettivo è sempre la stessa – concludono i consiglieri provinciali - e cioè fare in modo che l’ufficio nazionale per la regolazione del traffico ferroviario torni sui propri passi e consenta finalmente anche agli operatori privati di poter effettuare fermate intermedie nella tratta tra Torino e Milano. Dobbiamo garantire la concorrenza del sistema ferroviario con delle regole certe, che auspichiamo siano garantite anche dalla nuova Autority nazionale sui trasporti».


