Ora il Pd vuole la testa di Ceresa
18:46 Sabato 28 Ottobre 2017 4Dal senatore Esposito al capogruppo al Comune di Torino Lo Russo il pressing su sindaca e vertice di Gtt. Il ragionamento è semplice: "Se Giordana ha chiesto di annullare quella multa, chi lo ha accontentato è stato proprio il numero uno dell'azienda"
“Ora Chiara Appendino chieda un passo indietro anche all’amministratore delegato di Gtt Walter Ceresa”. Al Pd non bastano le dimissioni di Paolo Giordana, ormai ex capo di gabinetto di Palazzo Civico, inciampato sulla più veniale delle sue colpe: la richiesta al vertice dell’azienda pubblica dei trasporti di annullare una multa a un amico. Se domandare è lecito, infatti, chi ha risposto (e con un pronto sì) a quella inopportuna richiesta è stato proprio Ceresa e per questo ora l’opposizione chiede pure la sua di testa. Lo fa il capogruppo Stefano Lo Russo e prima di lui, via social, il senatore Stefano Esposito.
Ceresa, nominato nel 2013 da Piero Fassino a capo della controllata comunale; dopo il cambio della guardia al Comune di Torino, è entrato in rotta di collisione con il Pd (che pure lo difese subito dopo la sua nomina dalle bordate della sinistra per essere stato tra i beneficiari dello scudo fiscale per il rientro dei capitali dall'estero) e in particolare con l’ex assessore ai Trasporti Claudio Lubatti, trovando, invece, copertura politica nel Movimento 5 stelle. In particolare durante il suo mandato l’azienda ha accumulato quei disallineamenti che gravano sui conti e proprio per via della gestione finanziaria di Gtt ha ricevuto di recente un avviso di conclusione indagini (l’ultimo passaggio prima dell'eventuale rinvio a giudizio) per falso in bilancio (avrebbe truccato i conti per far figurare l’azienda in utile e ottenere un bonus da 118mila euro).
Difficile capire fino a che punto la sindaca sia intenzionata a difendere un manager ormai scaricato dalla sua parte politica e convertito al verbo grillino (la dimostrazione starebbe proprio nei rapporti così confidenziali con Giordana al punto da togliere così a cuor leggero una multa). Secondo il Pd le sue dimissioni sarebbero un gesto “a tutela dell’immagine della città e della società stessa” e permetterebbero “di poter discutere del futuro del trasporto pubblico con la dovuta serenità”. Lo stesso Ceresa, infatti, è impegnato assieme al Comune, alla Regione Piemonte e al Governo nel salvataggio di una società sull’orlo del crac finanziario: con che autorevolezza?