Appendino contestata dalla “base”
22:05 Mercoledì 31 Gennaio 2018 6Esponenti del comitato popolare di Lucento-Vallette fanno irruzione al Circolo dei lettori e protestano contro la sindaca: "Trascuri periferie e problemi della casa". Interrotta la presentazione del libro sulla storia di Concetta, che si era data fuoco all'Inps
Momenti di tensione, questa sera, al Circolo dei Lettori di Torino, dove alcuni esponenti del comitato Lucento-Vallette hanno contestato Chiara Appendino, intervenuta alla presentazione del libro “Concetta. Una storia operaia” di Gad Lerner, sulla vicenda di Concetta Iolanda Candido, 46 anni, che lo scorso 27 giugno, disperata per la mancanza di lavoro, si era data fuoco in un ufficio Inps. Un gruppetto ha cercato di srotolare uno striscione, accusando la sindaca di scarso interesse per le periferie e nelle politiche per la
casa, un manifestante ha preso la parola ed è stato zittito dal giornalista: “Dopo quest’incontro - ha detto - mentre voi andate a casa, Concetta torna in ospedale: non merita questa sceneggiata”, chiudendo anzitempo la serata. Tra il pubblico qualcuno ha equivocato pensando a una protesta legata alla vertenza dei dipendenti della Fondazione Musei, ma un esponente del Comitato contro i licenziamenti, su Fb, ha precisato: “Siamo solidali con Concetta e ci pareva inopportuno manifestare”.
Portando la sua vicinanza a Concetta, che nonostante si stia ancora curando, era in sala al Circolo dei lettori, la sindaca torinese ha affermato che “il paradosso è che noi ente pubblico siamo datori di lavoro povero, causa di continue spending review e tagli, questo è il grande tema che il Paese deve affrontare”. Secondo Appendino serve una nuova ricetta di welfare “che dia risposte strutturali ai nuovi poveri da un lato e dall’altro occorre far sì che gli enti locali non siano datori di lavoro povero, perché l’emergenza lavoro oggi è diventata strutturale”. Per la prima cittadina va “ricostruito un senso di comunità. E questo è molto difficile quando c’è crisi. Oggi c’è un paradosso: le povertà sono cambiate. Ci sono i poveri da lavoro, persone che hanno uno stipendio basso, che non gli consente di soddisfare bisogni primari, e non c'è un sistema di welfare locale nazionale pronto a rispondere a queste situazioni”. Dopo questo suo intervento in sala si è scatenata la contestazione.
Su facebook la reazione della sindaca: “Sacrosanto il diritto alla critica e alla contestazione, ma vorrei ribadire che chi pensa di ottenere qualcosa alzando la voce più degli altri, magari mettendosi a favore di telecamera, si sbaglia, di grosso”, scrive in un lungo post Appendino. “Mi accusano – prosegue – di aver disatteso, in questo anno e mezzo di mandato, promesse che non ho mai fatto. Cosa che ho sottolineato anche nella lettera con cui una settimana fa ho risposto loro, prendendo alcuni impegni che riguardano tutte le persone in emergenza abitativa. Ci sono centinaia e centinaia di persone che ogni giorno, pazientemente, si rivolgono alla Città e che ogni giorno vengono ascoltate ed aiutate con ogni risorsa disponibile. Ci sono centinaia di persone che riceviamo il sabato mattina e che raccontano delle loro difficoltà quotidiane nel cercare un lavoro, avere un tetto sotto cui dormire o soddisfare le esigenze dei figli. Lo so bene, i problemi sono tanti e la Città sta affrontando un piano di rientro che rende governare certamente molto complesso, ma non esistono scorciatoie”, conclude.