Un piano per l’automotive
21:00 Venerdì 16 Febbraio 2018 0Il ministro Calenda incontra i sindacati e lancia la proposta di un focus permanente sul comparto automobilistico. "Un confronto a tutto campo, dalla mobilità sostenibile all'occupazione". Ma al tavolo si sieda pure Fca
Un tagliando all’automotive per mettere a punto con i sindacati “un vero e proprio piano industriale per il settore”. Il ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda, indica la strada da percorrere e mette in agenda, tra due settimane, poco prima quindi delle elezioni, un nuovo incontro. I sindacati approvano, all’unisono, l’impegno del governo e chiedono che sia coinvolta anche Fca, principale attore del comparto automobilistico in Italia. “Servono investimenti e strumenti per supportare gli investimenti. E, come per Embraco e Atessa, serve anche un campo da gioco che sia piatto, non possiamo dare accesso al mercato europeo a paesi che di fatto giocano con regole diverse”, sottolinea Calenda.
Sul tappeto ci sono grandi temi come quello della mobilità sostenibile e dell’innovazione tecnologica, le nuove frontiere della guida autonoma. Ci sono anche i problemi del lavoro, ammortizzatori sociali e anticipo pensionistico per i lavoratori addetti a mansioni usuranti.
“Finalmente, erano anni che chiedevamo la possibilità che si attivasse una discussione di questo genere”, commenta il segretario confederale della Cgil Maurizio Landini, ex leader della Fiom “È importante che il governo abbia assunto questo impegno - aggiungono la segretaria generale della Fiom Francesca Re David e il segretario nazionale Michele De Palma - ma è fondamentale che il confronto prosegua, anche con una presenza delle imprese a partire da Fca”. “L’azione del ministro Calenda è positiva - sottolinea il segretario generale della Fim Cisl, Marco Bentivogli - perché si cominciano ad affrontare le politiche per l’industria in un settore che ha guidato il rilancio del Paese. L’attenzione del governo può aiutare a completare verso la piena occupazione il piano industriale di Fca”. Per il segretario confederale della Cisl, Angelo Colombini, “ha fatto bene il ministro Calenda ad avviare una riflessione congiunta con il sindacato sul futuro dell’auto nel Paese”. “Speriamo che l’intenzione di sviluppare un programma di politica industriale, peraltro in collaborazione con le parti sindacali, si traduca in azioni utili ad affrontare le preannunciate profonde trasformazioni dell’industria dell’auto”, sottolinea il segretario nazionale Uilm Gianluca Ficco, responsabile del settore.