POLVERE DI (5) STELLE

Rimborsi M5s, Della Valle ammette: “Taroccavo i bonifici con photoshop”

L'ex deputato grillino chiede scusa a militanti ed elettori, ma poi lancia la sfida a Di Maio: "Se vogliono la trasparenza rendano pubblici tutti gli scontrini così vediamo come facevano alcuni parlamentari a spendere 8-9mila euro al mese"

“Taroccavo i bonifici con Photoshop”. Lo ha ammesso chiaramente Ivan Della Valle, “il campione dei furbetti”, dato dal padre a Casablanca (dove lui stesso aveva poi smentito di essere) e scovato dalle Iene in Toscana, dove l’hanno raggiunto per un’intervista esclusiva. Il colloquio va in onda on line, sul sito della trasmissione di Italia 1 che oggi ha rivelato altri tre nomi coinvolti nel caso della Rimborsopoli grillina. “Chiedo scusa a tutti gli attivisti e agli elettori” ha esordito Della Valle, prima di attaccare i vertici del suo ormai ex partito: “Tante delle promesse fatte in campagna elettorale cambiavano di giorno in giorno” dice.

Nel suo caso risultano mai arrivati al fondo 51 bonifici per un totale di 272.312 euro, ma la questione, secondo lui andrebbe approfondita anche da un altro punto di vista. Così passa all’offensiva contro chi da un giorno all’altro l’ha scaricato: “Come avete chiesto la verifica dei bonifici bisognerebbe chiedere la verifica degli scontrini se le spese che sono caricate sono reali – afferma –. Come si fa a spendere 8-9mila euro per vivere a Roma quando hai ufficio, viaggi e telefono già pagati”. E lancia la sfida: “Trasparenza vera? Fuori tutti gli scontrini dei rimborsi non restituiti”. Il dubbio che in quella montagna di ricevute possa esserci finito un po’ di tutto è alto e ora a corroborare quest’ipotesi c’è anche un ex deputato che quel sistema di rendicontazione lo conosceva bene. 

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