ECONOMIA DOMESTICA

Pressing europeo su Embraco

All’incontro con la delegazione dei lavoratori guidata da Chiamparino, il presidente del parlamento Ue Tajani “censura” il comportamento della multinazionale brasiliana. Il governatore: “Sono isolati, si riapra la trattativa”

“Mi auguro che il gruppo Whirlpool-Embraco rifletta attentamente su quello che ha detto il presidente Antonio Tajani”, che è il “massimo rappresentante della massima istituzione rappresentativa europea”, perché “segna un ulteriore passo in avanti nell’isolamento di questa azienda, che sta esercitando il contrario di quella che dovrebbe essere un minimo di responsabilità sociale”. Con queste parole il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, pronunciate dopo l’incontro fra una delegazione di lavoratori del sito torinese e il presidente del Parlamento europeo, proietta la linea assunta dalle istituzioni locali e nazionali siul piano comunitario

A Bruxelles Tajani si è espresso contro la decisione del gruppo brasiliano di delocalizzare lo stabilimento di Riva di Chieri (Torino) in Slovacchia. “Noi stiamo chiedendo all’azienda di ritirare i licenziamenti e sostituirli con la cassa integrazione per consentire alle istituzioni locali, al governo nazionale e alle organizzazioni sindacali di discutere un progetto di reindustrializzazione. Non stiamo assumendo posizioni massimaliste - ha precisato il governatore -. Mi auguro che l’azienda rifletta e riprenda la trattativa per trovare una soluzione che salvi il lavoro di 500 famiglie. Da parte mia ricordo che c’è tutto il tempo e la massima disponibilità da parte nostra”.

Dopo aver incontrato i lavoratori di Embraco, Tajani ha annunciato che chiamerà oggi stesso “il ministro dell’Industria del Brasile (Marcos Jorge de Lima) e l’ad della società che è di fatto proprietaria di Embraco”. Il presidente dell’Europarlamento ha sottolineato che “rischia soprattutto l’immagine di queste società extra-europee che vengono in Europa. Noi vogliamo investimenti extra-europei” nell’Unione, ha spiegato Tajani, “però devono rispettare le regole, e devono anche avere una buona immagine”. “Il mercato è utilissimo per creare posti di lavoro, ma l’obiettivo è proprio quello di fare politica sociale, cioè dare lavoro a tutti, e non creare posti di lavoro da una parte, e toglierli dall’altra”. Così, ha sottolineato Tajani, “non si creano posti di lavoro” ma “si spostano i lavoratori da una parte all’altra e questo è inaccettabile. Inaccettabile, addirittura - ha aggiunto - se si utilizzano i fondi europei per fare dumping sociale”.

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