GRANDI OPERE

M5s e Lega dicono stop alla Tav

Nella bozza (definitiva?) del contratto di governo si propone la sospensione dei lavori esecutivi e l'impegno a ridiscuterne il progetto. Opera a rischio. Ora l'ultima parola spetterà a Salvini e Di Maio. Chiamparino: "Ci opporremo" - DOCUMENTO INTEGRALE

“Con riguardo alla Linea ad Alta Velocità Torino-Lione, nell’applicazione dell’accordo tra Italia e Francia Torino-Lione, ci impegniamo a sospendere i lavori esecutivi e ridiscuterne integralmente il progetto”. È quanto si legge a pagina 34 nell'ultima stesura della bozza del contratto di governo, 40 pagine divise in 29 capitoli, partorito dal tavolo tecnico Lega-M5s. Ma si tratta di uno dei passaggi evidenziati in rosso, perché devono essere discussi dai due leader, Matteo Salvini e Luigi Di Maio.

Un passaggio che nella sua formulazione ambigua si presta a diverse interpretazioni: un passo che prelude all’abbandono definitivo dell’opera, mossa attendista per cercare di prendere tempo segnalando la distanza tra due posizioni fino a ieri divergenti oppure tema che nel successivo confronto politico verrà espunto. Mentre per il terzo valico, si osserva: “Con riferimento alla realizzazione del terzo valico ci impegniamo al completamento”.

Per Sergio Chiamparino è “una inaccettabile penalizzazione per la nostra regione, per Torino e per la logistica del Nord-Ovest”. Poi il governatore del Piemonte tira in ballo i suoi colleghi di Liguria e Lombardia: “Cosa dicono Giovanni Toti e Attilio Fontana? Noi ci opporremo in ogni modo per impedire che si torni indietro”.

LEGGI QUI LA BOZZA INTEGRALE

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