FINANZA & POTERI

C'è Intesa sul rilancio di Carige

Modiano e Innocenzi, nuovi presidente e ad della banca genovese, provengono dalla "scuola Sanpaolo" che, a detta di Gros-Pietro, è fucina di bravi banchieri. Il difficile compito di risanare l'istituto e magari trovare un buon partner

Rimbalzo tecnico dopo il crollo dei giorni scorsi o ritrovata fiducia degli investitori, certamente l’esordio in Borsa della Carige dei Malacalza è stato cautamente positivo. Il mercato, tuttavia, riserva molte attenzioni all’insediamento e alle prime mosse del nuovo board della banca genovese la cui maggioranza nel cda è stata conquistata, nell’assemblea di ieri, dalla lista della famiglia Malacalza con il 30% dei voti rispetto al 17% della Pop 2 di Raffaele Mincione.

Al vertice di dell’istituto di credito, come annunciato nei giorni scorsi, Malacalza ha chiamato due banchieri di provenienza IntesaSanpaolo: alla presidenza Pietro Modiano, attualmente presidente della Sea (la società degli aeroporti di Milano) e che della banca (ormai ex) torinese è stato direttore generale. Sempre in Intesa Sanpaolo ha trascorso un periodo della sua attività nel settore bancario, ricoprendo il ruolo di responsabile per le banche del gruppo per il Nord-Est, il nuovo ad di Carige, Fabio Innocenzi, attualmente numero uno di Ubs Italia, dopo esperienza in Pioneer Investments, Unicredit e Cassa di Risparmio del Veneto.

Un ticket, cui si aggiunge alla vicepresidenza l’economista Lucrezia Reichlin, che fa dire al presidente della banca di Ca’ de Sass, Gian Maria Gros-Pietro  che “Intesa è una grande scuola di banchieri. Se dovessi elencare i banchieri al vertice dei nostri concorrenti che sono passati dalla nostra banca sarebbe un elenco molto lungo. E sono tutte persone eccellenti”. E a chi gli ha chiesto se i nuovi vertici di Carige saranno in grado di risolvere definitivamente i problemi dell'istituto genovese ha risposto: “Glielo auguro veramente”.  

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