Il giallo dei conti della Rossa
13:54 Giovedì 10 Maggio 2012Ad Alessandria, dopo il Comune, anche la Provincia si imbatte nei magistrati contabili. Il documento con le osservazioni giunge il 30 aprile, ma resta chiuso in un cassetto
Le notizie dalla Corte dei Conti erano tutt’altro che esaltanti e per questo, evidentemente, i vertici della Provincia di Alessandria le hanno dimenticate in un cassetto, evitando che entrassero a gamba tesa nella delicata partita elettorale. Anche perché, contro il sindaco uscente Piercarlo Fabbio – uno degli artefici del dissesto finanziario di Palazzo Rosso – c’è Rita Rossa, vice presidente della Provincia. Come dire: chiunque vinca ai ballottaggi la cassa sta in una botte di ferro.
Il documento della magistratura contabile è stato protocollato il 30 aprile, ma da allora nessuno ne ha avuto notizia: né i consiglieri di opposizione, né (ufficialmente) quelli di maggioranza. Dopotutto non sarebbe stato utile alla causa sapere che l’ente amministrato dal centrosinistra “sia nel 2010 che nel 2011, ha fatto ricorso ad anticipazione di tesoreria per importi elevati e per un numero considerevole di giorni – come riportato dalla relazione della Corte dei Conti - ed ha altresì utilizzato per cassa fondi aventi specifica destinazione per impieghi di parte corrente. Inoltre ha mantenuto nel conto del bilancio residui attivi anteriori all’anno 2007 relativi a crediti di tutti i titoli che appaiono di dubbia esigibilità, considerando la natura e l’anzianità degli stessi”. I residui passivi, invece, passano dai 4 milioni del 2008 ai 44 del 2010 attraverso un aumento esponenziale. Insomma, se Sparta piange Atene non ride. E anche i conti di Palazzo Ghilini sono sotto l’occhio severo e attento dei giudici. Con una differenza: che il disavanzo del Comune è coperto dal patrimonio immobiliare dello stesso, scongiurando quindi la bancarotta. E per la Provincia?