ECCELLENZE NOSTRANE

Coltivare nel deserto, progetto piemontese

Serre mobili, trasportabili e collocabili ovunque, alimentate da led intelligenti. È la tecnologia di GhZero, start up torinese con base a Novara, che punta a far crescere piante e verdure (anche) in situazioni estreme

Sboccerà sotto la luce di una lampada a led una delle più innovative start up create nel 2018 in Piemonte. Si chiama GhZero, società torinese costituita a maggio e dal fortissimo accento novarese. Viene presentata questa mattina, assieme al progetto di “serre mobili” nato da una idea di Luca Bertolino, agronomo e docente, Massimiliano Caligara, chimico ambientalista che ha assunto la carica di amministratore delegato, e Fabrizio Barini, che cura la parte finanziaria. Tecnologia e innovazione al servizio di un settore, quello primario, che nell’immaginario collettivo resta ancorato agli stereotipi del secolo scorso – zappa e aratro – ma che in realtà è in continua evoluzione per rimanere competitivo sul mercato globale.

L’idea consiste nel realizzare delle serre mobili del tutto indipendenti dalle condizioni ambientali esterne e per questo in grado di far germogliare frutta e verdura anche laddove non c’è luce o acqua: dal deserto alle zone impervie di montagna, nelle aree degradate ai margini delle megalopoli alle periferie del mondo. Le serre, infatti, sono facilmente trasportabili con ogni mezzo: i moduli di dieci metri per dieci e altri tre possono essere assemblati anche in verticale per consentire la coltivazione multipiano idroponica.

Le serre mobili saranno alimentate da lampade a led “intelligenti” – messe a disposizione dalla ditta Elmo di Mortara che è anche entrata nella compagine societaria di GhZero – sfruttando il più possibile le energie rinnovabili per non dipendere dal petrolio. Un modo per consentire la coltivazione non solo nei campi, ma anche in quelle aree e terreni fortemente compromessi, vecchie zone industriali dismesse in attesa di riconversione. Ma anche il deserto che presto, grazie a questo sistema, potrebbe dare i suoi frutti (non a caso tra i potenziali clienti della GhZero potrebbero esserci Ong o addirittura le forze armate, per garantire approvvigionamenti ai propri soldati).

Il modulo pilota della “serra 2020” è in corso di realizzazione all’interno dell’Istituto Tecnico Agrario Statale Giuseppe Bonfantini di Novara, con cui è stato stilato un accordo quadro, che ha interessato anche la Provincia, per il coinvolgimento degli allievi attraverso uno specifico percorso di alternanza scuola-lavoro.

Il termine dei lavori è in agenda per dicembre 2018 mentre l’inizio della coltivazione è in programma entro febbraio 2019, mentre la validazione dei dati da parte del Crea – Consiglio per la ricerca nell’agricoltura e l’analisi dell’economia agraria – è prevista per l’autunno 2019.

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