Libertà e tecnologia

Nell’articolo della scorsa settimana abbiamo visto come le leggi regionali per ridurre l’inquinamento, proibendo la circolazione delle auto, sono nei fatti una patrimoniale occulta. Altro effetto deleterio di leggi, che vanno a bloccare una certa tecnologia, è quello di influenzare lo sviluppo tecnologico, impedendo la realizzazione di alcune idee. La scienza e la tecnologia procedono per tentativi ed errori per trovare la soluzione migliore; impedire che alcune soluzioni vengano sperimentate potrebbe far sì che una buona idea non possa trovare una realizzazione, causando una peggiore allocazione delle risorse economiche.

Le nuove norme regionali e la campagna mediatica hanno creato un clima negativo verso i motori diesel, costringendo alcune case automobilistiche ad abbandonare simili motorizzazioni. Premesso che alcuni studi mettono in dubbio il maggior inquinamento dei moderni motori diesel rispetto a quelli a benzina, il risultato sicuro è che una tecnologia rischia di essere abbandonata o nelle migliori ipotesi avrà dedicati meno investimenti in ricerca e sviluppo. Bisogna aggiungere che i motori diesel possono essere abbandonati per le automobili, ma non per camion, trattori e tutte le macchine di movimento terra, proprio per le sue caratteristiche di potenza e di erogazione. Non esistendo limiti di emissioni per questo tipo di mezzi, le case automobilistiche potrebbero tranquillamente smettere di fare ricerca sui motori diesel, utilizzando per esempio un motore di 30 anni fa, peggiorando però la qualità dell’aria. Questi tipi di mezzi sono in numero inferiore rispetto alle auto private, però il possibile blocco tecnologico dei motori diesel, certamente non contribuirà al miglioramento della qualità dell’aria.

Questo esempio mostra come interventi legislativi volti a controllare lo sviluppo tecnologico, come spesso capita con le leggi statali, causano degli effetti collaterali non previsti e non desiderati. Inoltre, cercare di fossilizzare la tecnologia impedisce la nascita di nuove idee e nuove soluzioni che possono essere migliori di quelle attuali. Tornando all’esempio del diesel, chi può dire che continuando la ricerca non possa venire fuori un motore diesel che sia migliore di quelli a benzina? Se si impedisce la ricerca tecnologica non lo potremo mai sapere.

Impedire o comunque imbrigliare lo sviluppo tecnologico ha come conseguenza il blocco della nascita di nuove idee e soluzioni che potrebbero migliorare la vita di tutti.

Adesso va di moda l’auto elettrica che è un’idea vecchia di almeno un secolo. Non si è sviluppata perché c’erano e ci sono tuttora problemi tecnologici quali le batterie, l’autonomia, il tempo di ricarica, la produzione e la distribuzione dell’energia elettrica, lo smaltimento delle batterie e così via. È molto più facile portare una tanica di benzina in una zona impervia che non un traliccio per l’elettricità. Per distribuire elettricità serve una infrastruttura, mentre per trasportare benzina no. E proprio il caso di puntare su una tecnologia che in cent’anni non ha ancora mostrato di essere efficiente?

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