PATENTE & LIBRETTO

Appendino (non) guida e passa col rosso

"Passerella" della sindaca sull'auto senza pilota assieme a Chiamparino. "Un'esperienza bellissima". Peccato che non nulla di pionieristico. Secondo gli esperti si è trattato di un test di "platooning", cioè di conduzione assistita - GUARDA IL VIDEO

In occasione del Vtm (Vehicle and Transportation Technology Innovation Meeting), un convegno sulla mobilità del futuro, la sindaca di Torino, Chiara Appendino, e il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, hanno testato, questa mattina, l’auto a guida autonoma sulle strade del capoluogo piemontese. “Un’esperienza bellissima” ha commentato giuliva Appendino. “Siamo molto orgogliosi che oggi, per la prima volta, un’auto a guida autonoma abbia viaggiato su strada: questo testimonia come il Torino e Piemonte siano pronti a sperimentare la guida autonoma”.

Appendino era talmente entusiasta non solo da aver un tantino enfatizzato il valore dell’evento, ma addirittura da sorvolare sui due semafori rossi “bruciati” durante la prova trasmessa in diretta su facebook. Come stanno le cose? Si è realmente trattato di un esperimento pionieristico su strada aperta al traffico di un’auto a guida autonoma? A dar retta agli esperti, non proprio. La Ford Mondeo su cui hanno scarrozzato per una decina di minuti i due illustri passeggeri era equipaggiata con la tecnologia della tedesca Fev, di livello 3 (i livelli vanno da 0 a 5). Come spiega Peppe Croce di Autoblog.it, giornalista e blogger specializzato in mobilità sostenibile, il livello 3 è il primo livello di “autonomia vera” per una macchina: l’auto è capace di leggere la strada, riconoscere gli ostacoli, gestire acceleratore, freno e sterzo in autonomia. Tuttavia, in questo livello della guida autonoma il conducente è ancora responsabile del mezzo e a lui spetta intervenire in caso di pericolo o malfunzionamento. Ma di malfunzionamento, in questo caso, non si è trattato.

In breve, quello effettuato oggi a Torino non è stato un vero e proprio test di guida autonoma ma, più tosto, un test di “platooning”: tramite diverse telecamere, radar, lidar e altri sensori l’auto si tiene ad una distanza prestabilita da quella che la precede e che decide il percorso. Resta da capire il perché il tecnico non sia intervenuto, si chiede Croce. “La macchina che sta di fronte a noi sta costruendo il percorso e noi lo stiamo seguendo”, dice chiaramente l'Appendino, mentre il driver spiega che l’auto sta viaggiando esclusivamente seguendo i sensori di bordo e senza una connessione a qualche rete. Di conseguenza non è stata impostata alcuna destinazione e l'auto autonoma segue semplicemente il veicolo che ha di fronte. Cioè un furgone Fiat che, ad un certo punto, passa con l’arancione. E che fa l'auto con Appendino e Chiamparino a bordo? La segue, ovviamente, e passa in rosso pieno. Nell’entusiasmo della diretta Appendino ha dimenticato di farsi la multa, ma appena scesa dall’auto non ha dimenticato di postare su Facebook: “Ecco l'auto a guida autonoma! Ve ne abbiamo parlato negli scorsi mesi. Ora è realtà e a Torino, per la prima volta in Italia, si sperimenta in un contesto urbano #TorinoRiparte... verso il futuro”. No, l’auto a guida autonoma non è realtà a Torino. Quello di oggi è stato un semplice show a favore di telecamere e follower ma se qualcuno crede che a Torino siano iniziati realmente i test sulla guida autonoma si sbaglia.

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