Alessandria: due imprenditori arrestati da gdf per bancarotta fraudolenta e riciclaggio
10:54 Giovedì 17 Maggio 2012
(Adnkronos) - Tredici persone denunciate, di cui due arrestate, e sequestrato un immobile del valore commerciale di un milione di euro: sono il risultato di una articolata indagine condotta dal Nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Alessandria nei confronti di un associazione criminale finalizzata alla commissione di reati fallimentari e fiscali. I due arrestati erano i rappresentanti legali di una società di Casale Monferrato, un tempo attiva nel settore dei semilavorati di rame, successivamente condotta al fallimento a seguito di una gestione che aveva comportato lo svuotamento delle casse societarie. Le indagini svolte dalle Fiamme Gialle hanno, infatti, portato alla luce una serie di illecite operazioni che avevano privato la società disponibilità finanziarie per oltre 5 milioni e mezzo di euro. Tra queste, l'apertura, presso istituti bancari Italiani, di conti correnti extracontabili, dove veniva fatto affluire denaro distratto dalle casse societarie e derivante dalla vendita in nero di merce per un valore di circa 3,7 milioni di euro, il trasferimento all'estero (Spagna e Regno Unito, soprattutto), su conti correnti intestati a società di comodo, di circa 1,8 milioni di euro, attraverso l'acquisto simulato di merce mediante l'utilizzo di false fatture.
La strategia messa in atto dagli indagati, residenti tra la Lombardia e il Piemonte, era volta anche a ottenere cospicui anticipi dal sistema creditizio sulla scorta della presentazione di ricevute bancarie risultate false, per un ammontare complessivo di circa 3,5 milioni di euro, in quanto riferibili a società non aventi rapporti con quella monferrina perché per lo più inesistenti o inattive. Le somme così ottenute venivano poi dirottate su conti correnti accesi presso istituti bancari diversi da quelli utilizzati dalla società e trasferiti verso società estere riconducibili agli indagati. Dalla ricostruzione delle illecite operazioni, i militari sono giunti ad individuare le precise responsabilità dei diversi soggetti che insieme ai due maggiori indagati, poi finiti in carcere, hanno partecipato all'associazione o hanno concorso nei vari reati: alla fine, 7 persone sono state denunciate per il reato associativo finalizzato alla commissione dei reati di bancarotta fraudolenta, ricorso abusivo al credito e frode fiscale, e 6 le persone denunciate, di cui tre a titolo di concorso, per riciclaggio commesso mediante il trasferimento all'estero delle somme distratte, ostacolando l'identificazione della provenienza illecita del denaro. Nel corso delle indagini e' stato inoltre scoperto che con parte del denaro distratto, uno dei titolari arrestati ha acquistato un immobile in un comune del genovese, del valore commerciale di un milione di euro, intestandolo fittiziamente a una società estera. L'immobile e' stato ora sequestrato ai fini di un'eventuale confisca a garanzia anche del debito accumulato nei confronti del Fisco, avendo la società evaso imposte dirette e indirette per oltre un milione e mezzo di euro.


