ALTA VELOCITA'

Tav, "ora sbloccare gli appalti"

Dopo la manifestazione di Torino il Pd chiede il proseguimento dei lavori. Laus presenta una mozione al Senato: "Le dichiarazioni fatte in piazza dalla Lega si traducano in fatti". Ma che fine ha fatto l’esposto alla Corte dei Conti annunciato da Delrio?

Tav, avanti tutta. Dopo il successo della manifestazione di ieri il Pd preme sull’acceleratore e prova a farsi portavoce delle istanze della piazza torinese. “Finché il Parlamento esiste, usiamolo. Lunedì depositerò, come primo firmatario, una mozione che impegna il Governo a procedere, in tempi brevi, alla prosecuzione dei lavori della linea ferroviaria Torino-Lione sbloccando gli appalti in capo a Telt”. Ad annunciare l’iniziativa è il senatore torinese Mauro Laus. “Sono migliaia i cittadini piemontesi, amministratori, sindaci, esponenti politici di tutta Italia che chiedono il completamento e la realizzazione dell’opera”, attacca l’esponente dem che chiama direttamente in causa la Lega: “Tra i manifestanti di ieri a Torino erano presenti esponenti di maggioranza del Governo – osserva –. È questo il momento per chiedere un’assunzione di responsabilità politica. È questo il momento per chiedere un’assunzione di responsabilità politica a chi, fino a oggi, ha giocato a nascondino e al gioco delle tre carte solo per prendere tempo e tenere insieme una maggioranza destinata ad implodere”.

Per Laus le dichiarazioni fatte in piazza a Torino dai dirigenti del Carroccio, primo tra tutti il capogruppo a Montecitorio e segretario piemontese Riccardo Molinari, devono tradursi “in atti concreti attraverso il voto in aula. Che ogni forza politica prenda posizione, siamo pagati per questo Salvini. I referendum si fanno prima dell’avvio di un’opera. Ora è tempo semplicemente di decidere mettendoci la faccia”. Un modo per stanare la Lega, scesa in piazza a favore dell’opera ma che continua a temporeggiare senza prendere una posizione netta di fronte all’alleato 5 Stelle, da sempre contrario.

Com’è noto lo scorso 17 dicembre Telt, la società incaricata della realizzazione dell’opera presieduta da Mario Virano, ha congelato due bandi per i nuovi cantieri prendendo atto della lettera inviata il 3 dicembre dal ministro Danilo Toninelli e dalla sua omologa francese Elisabeth Borne. Le due gare valgono 2,3 miliardi e riguardano la costruzione di due lotti del tunnel di base in Francia: sospesi per dare il tempo al governo italiano di concludere la “mitica” analisi costi-benefici. Ora, con i tempi che rischiano di allungarsi ulteriormente – il premier Giuseppe Conte ha prospettato l’arrivo di una decisione definitiva “prima delle elezioni europee” – e con i cugini d’Oltralpe per nulla disposti a concedere ulteriori dilazioni, il Pd chiede che non si continui a menare le danze.

“Alla prossima conferenza dei capigruppo, chiederemo la calendarizzazione urgente della mozione del senatore Pd Laus sulla Tav”, assicura il presidente del gruppo dem a Palazzo Madama Andrea Marcucci. “Vogliamo dare alla Lega una immediata e concreta possibilità di smarcarsi dalla posizione del M5s. Il completamento della linea ferroviaria Torino-Lione è assolutamente indispensabile, la posizione del ministro Toninelli va sconfitta subito. In Parlamento abbiamo i numeri per farlo”, conclude mentre si sono perse le tracce dell’esposto alla Corte dei Conti, annunciato in pompa magna a inizio dicembre dal suo collega a Montecitorio, Graziano Delrio, ex ministro delle Infrastrutture: “Io intimo alla società di pubblicare i bandi – aveva affermato perentorio il giorno dell’Immacolata – perché sennò succederà che il gruppo del Pd dovrà fare un esposto alla Corte dei conti chiamando in causa gli amministratori, perché se non pubblicate i bandi, perdete i fondi”.

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