Capo

Dicono che… ieri Claudio Chiarle abbia rappresentato plasticamente la distanza che corre tra un burocrate d’apparato e un vero capo sindacale. È rimasto di sasso il povero Mimmo Lo Bianco, numero uno della Cisl di Torino, quando nel bel mezzo della sua relazione introduttiva al convegno sulle opere pubbliche organizzato dal sindacato, il leader dei metalmeccanici Chiarle ha interrotto i lavori minacciando platealmente di lasciare la sala: “Quelli della Fim se ne vanno” ha annunciato facendo roteare l’indice verso l’alto come a indicare un dietrofront; e con gran sorpresa dei presenti più di mezza sala si è alzata, pronta a seguire il capo. Una protesta inscenata dopo la decisione degli organizzatori di impedire l’accesso a decine e decine di iscritti (in buona parte della Fim) fermati alla porta a causa della capienza troppo ridotta della sala. Così un imbarazzatissimo Lo Bianco è stato costretto a interrompere l’intervento per consentire l’ingresso a tutti e, soprattutto, evitare che il governatore Chiamparino , l’ex ministro Delrio e la segretaria generale Furlan parlassero a pochi intimi.

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