Questore Torino, in piazza estranei ad area anarchica

"L'Asilo di via Alessandria non era un normale centro sociale, ma la base di una cellula sovversiva di un gruppo di anarco-insurrezionalisti sociali che propugna la sovversione dell'ordine democratico partendo dalla protesta di piazza". Così il questore di Torino Francesco Messina, all'indomani degli scontri al corteo dell'area antagonista. "L'Asilo - aggiunge Messina - era il loro covo. Si tratta di un gruppo che ha esercitato per anni un controllo militare nel quartiere Aurora".

"A dare solidarietà al gruppo eversivo c'erano soggetti che nulla hanno a che vedere con l'ideologia anarco-insurrezionalista sociale. Una solidarietà che non mi spiego. Non normali manifestanti, ma chi fa della protesta punto di partenza per sovvertire l'ordine democratico. Una situazione molto delicata, a Torino non si vedeva da anni", dice il questore Francesco Messina. "Abbiamo avuto a che fare con gente addestrata. Abbiamo dovuto fronteggiare un contesto che non ha nulla a che vedere con la protesta sociale". "C'erano - spiega il questore Messina - addirittura una consigliera comunale di Torino e una di Giaglione (Debora Montalbano e Monica Gagliardi). C'erano centri sociali come Askatasuna e Manituana, i comitati No Tav di Torino e Bussoleno, gli Studenti Indipendenti, oltre ad anarchici arrivati da tutta Italia e anche da Francia, Germania, Spagna, Croazia, Serbia - continua Francesco Messina -. Questo il contesto in cui abbiamo operato. Il dispositivo di ordine pubblico è stato organizzato per impedire che riconquistassero l'Asilo sgomberato e impedire che ci fossero problemi per la sicurezza delle persone. Abbiamo cercato di spingere il corteo lontano dalle piazze auliche e di contenerlo prima del fiume Dora".

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