TRAVAGLI DEMOCRATICI

Ferrari spacca la mozione Martina

Notte dei lunghi coltelli a Novara dove l'assessore regionale pretende il posto di capolista per l'Assemblea nazionale Pd, scatenando la bagarre tra i supporter dell'aspirante segretario. Biondelli inferocita sbatte la porta - TUTTI I CANDIDATI ALL'ASSEMBLEA

Volano gli stracci tra i dirigenti della mozione Martina a Novara. Al centro di una lunga notte di strepiti e minacce (c’è stato chi, abbandonando il tavolo, ha addirittura minacciato di restituire la tessera del Pd) le candidature del collegio per l’assemblea nazionale. L’oggetto del contendere è il nome di Augusto Ferrari, assessore al Welfare nella giunta di Sergio Chiamparino, scuola Dc e passo felpato, che ieri sera è riuscito a imporre la sua capolistatura, forte anche di una sponda romana.

Lo scontro è con la donna forte della mozione, l’ex sottosegretaria, ora presidente del partito piemontese, Franca Biondelli, la quale già nei giorni scorsi aveva proposto come capolista Hassan Pagano, segretario del Pd di Borgomanero, uomo a lei vicinissimo. Secondo quanto riporta uno dei presenti, l’assessore chiampariniano ieri si è autoproclamato capolista, sapendo che quella è l’unica posizione che garantisce l’elezione all’assemblea, provocando l’abbandono del tavolo di una parte dei componenti del Coordinamento Martina, in particolare quelli vicini alla Biondelli. La frattura è stata talmente forte che la stessa Biondelli, vicina a Piero Fassino ancorché su sponde opposte in questo congresso, ha fatto sapere di voler ritirare il suo sostegno all'ex ministro dopo aver provato a ottenere dei premi di consolazione (si sarebbe sentita rispondere picche sia alla richiesta di avere un suo membro nella direzione nazionale, sia a quella di indicare il vicesegretario del partito provinciale).

Per Ferrari l’elezione nel parlamentino dem sarebbe il primo passo per il salto in Direzione nazionale e, perché no, per una candidatura alle prossime elezioni politiche. I compagni novaresi, per contro, gli rinfacciano uno scarso impegno durante le convenzioni come dimostrano le sconfitte subite nelle sue roccaforti, a Romentino Cerano e Galliate.

QUI I CANDIDATI DELLA MOZIONE MARTINA IN PIEMONTE

Novara, assieme al Vco, rappresenta un collegio unico che elegge complessivamente otto componenti dell’assemblea, per questo solo il capolista ha la certezza di entrare. A questo punto però il rischio è che la mozione che sostiene Maurizio Martina a leader nazionale, dopo aver vinto nelle convenzioni, perda una parte dei suoi militanti in seguito a questa frattura con l’ex ministro che rischia di finire terzo, dietro a Nicola Zingaretti e pure a Roberto Giachetti.

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