Boccuzzi al lavoro

Dicono che… Antonio Boccuzzi avrebbe dovuto accampare motivazioni più convincenti per giustificare il suo abbandono del Pd. L’ex operaio sopravvissuto al tragico rogo della Thyssen, dopo due legislature trascorse alla Camera sotto le insegne dem, nell’annunciare la candidatura alle regionali con i Moderati ha accusato il suo vecchio partito di aver trascurato troppo le “tematiche riguardanti il lavoro e la formazione professionale”. Questioni che, come tutti sanno, sono l’asse portante del programma della formazione fondata e guidata da Mimmo Portas. Non era più onesto ammettere che pur riuscendo ad ottenere un posto nella lista Pd difficilmente sarebbe riuscito a farsi eleggere, non potendo contare su una messe di consensi? Già perché, come raccontano dalle parti di via Masserano, nei dieci anni da onorevole “blindato” (prima da Veltroni, poi da Bersani) il suo “lavoro” non è stato granché incisivo.

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