La verità di Cota

Dicono che… Roberto Cota non abbia alcuna intenzione di assistere impassibile all’onda montante di critiche sull’operato della sua giunta, proveniente in particolare dal centrosinistra. Nel respingere quelle che definisce “vere e proprie falsità” – a partire dal commissariamento della Sanità, in realtà mai avvenuto –  mentre ha apprezzato i toni distensivi e corretti mostrati da Sergio Chiamparino nel corso di una cordiale telefonata, l’ex governatore ha vissuto come una vera e propria aggressione a freddo le dichiarazioni di Paolo Furia, segretario dei dem piemontesi. Ma a mandare fuori dai gangheri Cota sono state soprattutto alcune valutazioni piuttosto severe espresse in alcuni articoli. Da qui la decisione di rivolgersi al professor Ulisse Corea, contitolare dello studio legale di Annibale Marini (Presidente emerito della Corte costituzionale), per tutelare la propria onorbilità e ristabilire la verità dei fatti. “I propalatori di menzogne si sentono al sicuro anche perché mi trovano un bersaglio facile, indifeso, essendo fuori dal teatrino della politica”, osserva Cota, tornato a fare l’avvocato. “Se si diffama una persona - conclude - si va incontro a delle conseguenze. Ci vedremo nelle sedi competenti”.

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