EX CATHEDRA

Carabiniere ucciso "uno in meno", post choc di una prof novarese

Su Facebook il commento vergognoso di una docente di liceo sulla morte del militare a Roma. A denunciarlo i parlamentari leghisti Tiramani e Patelli. Lei poi si pente e chiede scusa: "Mi spiace, chi mi conosce sa che non la penso così". Il Miur apre un procedimento disciplinare

“Uno di meno, e chiaramente con uno sguardo poco intelligente, non ne sentiremo la mancanza”: è il commento alla morte di Mario Cerciello Rega, il vice brigadiere dei carabinieri ucciso due notti fa a Roma, che compare sulla pagina Facebook di una professoressa novarese, Eliana Frontini, insegnante di Lettere e storia dell’arte al liceo scientifico Pascal di Romentino, a pochi chilometri da Novara. A denunciarlo sono i parlamentari della Lega Paolo Tiramani e Cristina Patelli, dopo le segnalazioni di cittadini indignati. “Un commento vergognoso, a maggior ragione se davvero arriva da un’insegnante”, dicono i parlamentari annunciando una interrogazione.

“La frase – spiegano Tiramani e Patelli – è a commento di una foto del vicebrigadiere dei carabinieri vittima venerdì a Roma di un’aggressione mortale mentre svolgeva con scrupolo il proprio lavoro, a difesa della sicurezza dei cittadini. Un uomo che è morto da eroe, e che merita da un lato giustizia, dall’altro enorme rispetto, ammirazione e gratitudine da parte di tutti gli italiani perbene”. Vergognose, a dir poco, le parole dell’insegante. “Questa signora di Novara, pare anche docente di liceo, ha pubblicato un commento semplicemente folle – concludono –, di cui come cittadina e come insegnante sarà chiamata a rispondere nelle sedi opportune”.

“Ho commesso un errore gravissimo, me ne sono resa conto appena ho cliccato su invia, ma ormai il danno era fatto”: prova a giustificarsi così la professoressa Frontini, 51 anni, autrice del post. “Ho scritto una cavolata, non c’è nulla dire – aggiunge –. Mi sono lasciata guidare dalla sensazione che spesso le forze dell’ordine non intervengono quando serve, quando una donna è maltratta o peggio, si muovono solo quando ormai è troppo tardi. E ho scritto quell’enorme sciocchezza, senza nemmeno pensare alla vedova e a chi voleva bene al vice brigadiere, una sciocchezza che ho provato a correggere immediatamente con un altro post, ma ormai...”. Parole dal sen fuggite, ma di una gravità inaudita. “Voglio chiedere scusa a tutti – conclude l’insegnante –. In particolare a chi era vicino al militare e ora è straziato dal dolore e chiedo scusa all’Arma dei carabinieri e all’Italia intera. Sono stata una stupida”. Stupida o no, forse le scuse non saranno sufficienti.

Secondo quanto si apprende da fonti del Miur, infatti, l’Ufficio scolastico regionale del Piemonte ha già svolto accertamenti sui fatti e sta disponendo l'avvio di un procedimento disciplinare nei confronti della docente che sui social è intervenuta con un post gravemente offensivo della memoria del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega.

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