MEMORIA CIVILE

Ponte Morandi, il Piemonte ricorda i suoi dieci morti

Bandiere a mezz'asta in tutta la regione e commemorazioni a un anno dalla tragedia. Ma i parenti delle vittime chiedono l'impegno affinché "cose del genere non avvengano più". Pinerolo si stringe intorno alla famiglia Vittone, sterminata dal crollo

“Chiediamo giustizia, come dovrebbero chiedere tutti gli italiani, perché cose del genere non avvengano mai più e le nostre vittime non siano morte invano”. Egle Possetti, presidente del comitato delle famiglie delle vittime del Ponte Morandi, anticipa così la richiesta che sarà formulata domani, in occasione della commemorazione del primo anniversario della tragedia in cui persero la vita 43 persone. “Ricordare è importante, purtroppo abbiamo sempre troppa poca memoria e invece noi vogliamo ricordare per evitare che certi errori si ripetano”. Un anno fa ha perso la sorella Claudia, morta nel crollo con i figli Camilla e Manuele di 12 e 16 anni e col marito Andrea Vittone, 49 anni, che aveva sposato venti giorni prima. La famiglia viveva a Pinerolo (Torino), che questa sera ha ricordato le sue vittime con una cerimonia in piazza Vittorio Veneto. “Siamo sempre stati molto uniti, ora manca un pezzo di noi”, osserva Egle, commossa per l’abbraccio dei concittadini. “Abbiamo sentito tanta vicinanza, purtroppo non possiamo dire la stessa cosa per quanto riguarda il supporto del Paese”.

Bandiere del Piemonte, dell’Italia e dell’Ue a mezz’asta domani, 14 agosto. Lo saranno dunque anche a Palazzo Lascaris, sede del Consiglio regionale, e alla sede della Regione di piazza Castello, a un anno dalla tragedia del ponte Morandi in cui persero la vita dieci piemontesi. Lo hanno deciso i presidenti del Consiglio e della Giunta regionale, Stefano Allasia e Alberto Cirio. “Nella mente di tutti noi resteranno impresse per sempre le immagini sconvolgenti di Genova. Il Piemonte si stringe al dolore di color che un anno fa con il ponte Morandi hanno visto crollare anche le proprie vite, private sotto quelle macerie degli affetti più cari” dichiarano i due presidenti ricordando il momento in cui “alle 11.36 di martedì 14 agosto 2018 la parte centrale del ponte crollò improvvisamente.  Persero la vita 43 persone, 15 rimasero ferite e oltre 650 furono costrette, per motivi di sicurezza, ad abbandonare le proprie abitazioni. Tra le vittime, i piemontesi Andrea Vittone, Claudia Possetti e i figli di lei Manuele e Camilla Bellasio, di Pinerolo; Cristian Cecala, Dawna Munroe e la piccola Chrystal, di Oleggio; Alessandro Robotti e Giovanna Bottaro, di Arquata Scrivia; Marta Denisi, originaria di Sant’Agata di Militello, da alcuni anni infermiera ad Alessandria.

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