Università: prof minacciato, ricerca nell'interesse di malati 

"E' un episodio molto spiacevole e preoccupante, ma credo si tratti dell'iniziativa di un singolo". Così il ricercatore torinese di Neuroscienze, Marco Tamietto, autore di una sperimentazione clinica nella quale vengono utilizzati macachi destinatario di una lettera di minacce con un proiettile. "La sperimentazione sugli animali - ha detto, ospite della Tgr Rai del Piemonte - viene da molti presentata come crudeltà, ma è un lavoro quotidiano di ricerca nell'interesse della salute pubblica che risponde a normative molte stringenti. Nel caso della mia attività l'obiettivo è di studiare come possono recuperare parte della vista quei pazienti che hanno problemi visivi per lesioni al cervello. Ogni anno ci sono 100 mila nuovi casi in Italia e alcuni meccanismi cellulari si possono studiare solo negli animali". Il ricercatore torinese rivela di avere ricevuto molti messaggi di solidarietà, tra gli altri della sindaca di Torino Chiara Appendino e del sottosegretario alla Salute Armando Bartolazzi: "Spero - ha concluso - che ne arrivi uno anche dalla ministra Grillo", arrivato subito dopo.

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