Solo chi non ha idee si preoccupa

Leggo che molti si stanno preoccupando del possibile Governo giallorosso. Perché mai? In uno Stato democratico chi ha idee e proposte e su queste ci mette la faccia non deve temere nulla. Abbiamo dimostrato con la Tav che malgrado la posizione fortemente contraria dei 5 Stelle, malgrado la presenza di un forte Movimento No Tav, siamo riusciti a raccogliere il grande consenso della maggioranza della popolazione contraria alla decrescita e abbiamo vinto non solo per noi ma per Torino e per il Paese.

Lo stesso vale per il futuro di Torino e del Piemonte. Torino e il Piemonte, malgrado il declino, hanno un attivo tra importazioni ed esportazioni e ciò per il Bilancio dello Stato vale oro. Far ritornare a crescere di più il Piemonte che da vent’anni cresce meno della media nazionale è interesse del Paese e del Bilancio dello Stato. Occorre avere un programma chiaro delle cose che servono per Torino e per il Piemonte e su queste farsi valere nella Conferenza Stato Regioni e in Parlamento attraverso i parlamentari piemontesi che debbono farsi sentire molto di più.

Il punto è che manca un quadro condiviso di obiettivi. Rilancio della manifattura piemontese (Competence Center ma non solo), aeroporto, linea 2 della Metro, Asti-Cuneo, piano delle autostrade, collegamento ferroviario veloce con Genova, Piano per la Bassa Val Susa, strade provinciali, ponte Preti etc.

Un Piano da presentare a qualsiasi Governo per il quale ognuno è libero di tifare.

Torino e il Piemonte hanno perso punti in questi anni rispetto a Emilia e Veneto primo perché non si sono accorti del declino, secondo perché ognuno andava in ordine sparso, terzo perché mancava un disegno complessivo.

Se si va a recuperare negli archivi il piano del prof. Giuseppe Grosso (Piemonte Regione forte d’Europa) o alcune interviste a Calleri, Donat-Cattin e Detragiache, si vedrà perché in quegli anni si cresceva di più e otteneva molto di più dallo Stato.

*Mino Giachino, Sì Tav Sì Lavoro

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