Dieci punti per il Piemonte

Torino e il Piemonte sono strategici per il rilancio della economia nazionale e pertanto sarà interesse del nuovo Governo mettere in condizione il Piemonte di ritornare a crescere di più dando un contributo a tutto il Paese. Il Piemonte, malgrado i cali di questi anni, registra un avanzo nell’import-export che è molto utile al bilancio dello Stato e per questo è necessario che si sviluppi ancora di più. Occorre presentarsi a Roma con un documento unitario sui punti programmatici. Il Piano del Piemonte per il rilancio del Paese.

La preoccupazione che leggo sul nuovo esecutivo è figlia del declino economico e politico di questi anni e nasce anche dalla testa. Torino e il Piemonte da quasi vent’anni crescono meno della media nazionale per cause economiche ma anche per la debolezza delle amministrazioni che non hanno capito per tempo le difficoltà di un intero territorio e non hanno saputo reagire con forza attraverso nuove politiche di sviluppo. A momenti perdevamo la Tav e in 13 anni non si è stati capaci di fare il progetto della linea 2 della metropolitana di Torino, la stessa Asti Cuneo è bloccata non solo per i ritardi romani ma anche per le posizioni locali. Ma Torino e il Piemonte nella Capitale sono visti anche come espressione delle grandi piazze del Sì Tav.  Alberto Cirio a Roma farebbe bene a indossare la mia felpa Sì Tav. 

Il nuovo governo, che io non  ho votato, dovrà rilanciare economia e lavoro e ha interesse a mettere in condizioni i vari territori di dare ognuno di più. Torino e il Piemonte, che hanno un avanzo nel rapporto con il mercato mondiale importante, possono dare una mano alla ripresa locale e nazionale se saranno capaci di definire a breve una posizione unitaria su:

1) Ripresa lavori TAV

2) Linea 2 della Metropolitana,

3) Piano industria dell’auto,

4) Piano delle autostrade piemontesi ,

5) Interventi sulla ferrovia Torino-Genova e Torino-Savona,

6) Manifacturing Center per la Manifattura del futuro;

7) Inserimento di Torino e Piemonte nelle Olimpiadi Invernali 2026.

8) Gronda autostradale Genova che interessa molto economia piemontese.

9) Torino Città europea del Turismo intelligente del 2010.

9) Riduzione del Cuneo fiscale

10) Asti-Cuneo.

Su questi 10 (e altri) punti le categorie produttive torinesi, i sindacati, Comune di Torino e Regione Piemonte dovrebbero essere compatti nel confronto con il nuovo Governo. E dovrebbero inviare il piano al premier che lo potrà recepire nel discorso programmatico.

*Mino Giachino, Sì Tav Sì Lavoro

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