PALAZZO CIVICO

Grillini in festa bigiano la commissione

Convocata per questa mattina, la riunione è stata disertata dal M5s. Sui social Fornari posta la locandina della kermesse nazionale a Napoli, ma pure i suoi lo riprendono: "Non è una giustificazione valida"

I grillini fanno festa a Napoli, dove nel week end va in scena l’Italia a 5 Stelle, e bigiano la commissione Cultura a Palazzo Civico. Non si presenta nessuno della folta pattuglia pentastellata alla riunione convocata in Sala Orologio: non i consiglieri, non l’assessore. La kermesse nel capoluogo campano è in programma sabato e domenica ma c’è chi, evidentemente, ha preferito partire per tempo. Come resistere, d’altronde, al fascino di Mergellina o Castel dell’Ovo? “Oggi si doveva parlare di giovani e futuro, ma evidentemente questi temi non interessano alla maggioranza” polemizza il segretario del Pd torinese Mimmo Carretta, solo sui banchi dell’opposizione assieme al capogruppo dei Moderati Silvio Magliano e alla vicepresidente Chiara Foglietta. Loro a Napoli non sono stati invitati.

“Purtroppo non sono assenze giustificate né giustificabili, provvederò a porgere le scuse a nome dei consiglieri oggi in  conferenza dei capigruppo” si rammarica la numero uno pentastellata in Sala Rossa Valentina Sganga, mentre Antonio Fornari sui social quasi si sorprende delle polemiche del Pd e posta la locandina della kermesse nazionale dei pentastellati, quasi a dire: “Ma come non lo sapete dove siamo?”. “Ma che risposta è?” s’inalbera la compagna di banco Daniela Albano, grillina critica, da tempo in rotta con la gestione di Luigi Di Maio e con la stessa Chiara Appendino. Persino l’ex vicepresidente dell’aula, Serena Imbesi, riprende il compagno di partito: “No, è ingiustificabile”.

Alla festa nazionale del MoVimento parteciperanno in qualità di relatrici anche le ministre piemontesi Paola Pisano e Fabiana Dadone, la numero due del Mef Laura Castelli e la sindaca di Torino Chiara Appendino. Forse sarebbe bastato rimandare la commissione alla prossima settimana, quante volte è successo in occasione di congressi o appuntamenti di partito del Pd, ma nessuno ci ha pensato, nemmeno il presidente Massimo Giovara.

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