LA NUOVA REGIONE

Cirio ha 200 milioni e non li spende

L'accusa del Pd che richiama la giunta di centrodestra: "Vi abbiamo lasciato un tesoretto pronto per essere utilizzato ma avete bloccato i bandi". Dalla competitività al turismo, dal commercio alla cultura: tutti i settori che aspettano i contributi

Ci sono 200 milioni nelle disponibilità della Regione, ma nella maggior parte dei casi mancano i bandi per assegnarli. E così restano bloccati, fermi sul conto corrente mentre fuori c’è un tessuto economico, quello piemontese, alla disperata ricerca di risorse per progetti e investimenti. L’atto d’accusa è firmato dal Partito democratico che chiama in causa direttamente il governatore Alberto Cirio: “Aveva promesso un’altra velocità ma qui continuiamo ad andare avanti col freno a mano tirato” afferma il capogruppo Domenico Ravetti.

Le risorse a cui si riferisce sono i 200 milioni del capitale sociale di FinPiemonte smobilitati dalla passata amministrazione quando le inchieste della magistratura hanno spazzato via l’ambizione di trasformare la cassaforte regionale in un ente di intermediazione bancaria. Così nell’ultimo scampolo di legislatura, Sergio Chiamparino e il suo vice Aldo Reschigna hanno avviato un confronto con il mondo produttivo piemontese e con la maggioranza per stabilire come e dove iniettare tutti questi soldi.

Sette le missioni a cui sono stati assegnati e in particolare preoccupa il fatto che siano bloccati 73 milioni per le attività produttive e la competitività, 17,3 per il commercio, oltre 18 milioni per il turismo e  8,5 milioni per la cultura.

“Per la competitività del sistema Piemonte avevamo stanziato circa 140 milioni. A distanza di otto mesi dal via libera in Commissione molti bandi non risultano attivati – rileva Raffaele Gallo, vicepresidente commissione Attività produttive –. Ad oggi risultano attivati bandi solo per 14 milioni. A pagare il prezzo sono le imprese commerciali e artigiane, che non hanno strumenti per sostenere i loro investimenti, e, più in generale, il sistema industriale che oggi più che mai deve investire in innovazione tecnologica”. Per il collega Daniele Valle “è incomprensibile e inaccettabile che la giunta tenga bloccati questi bandi”.

Complessivamente dunque, degli oltre 200 milioni a disposizione, finora questa giunta ne ha impegnati solo il 22 per cento (cioè circa 44 milioni), il 18 per cento (36 milioni) subirà probabilmente un rinvio al prossimo anno, mentre il restante 60 per cento, che corrisponde a 120 milioni, risulta bloccato.

print_icon