SANITA'

Cirio si piega alla Lega e s’inventa i "due ospedali unici" del Vco

Resta il Castelli di Verbania mentre la nuova struttura sarà a Domodossola, come richiesto dal capogruppo del Carroccio Preioni. Forza Italia ne esce scornata, il Pd va all'attacco. Ma tanto sarà la solita boutade

Alberto Cirio raddoppia. Non ci sarà un ospedale unico nel Vco, ma ben "due ospedali unici". È questo l’ultimo annuncio del funambolico governatore del Piemonte che, dopo aver mandato al macero 29 leggi, fa lo stesso pure col buon senso. L’annuncio è arrivato questa sera, durante l’assemblea con i sindaci a Verbania, cui ha partecipato anche l’assessore alla Sanità Luigi Icardi che – a proposito di ospedali – sta tenendo ferma da un mese e mezzo la legge per sbloccare la Città della Salute di Novara. Ma qui si corre, è un’altra velocità quella della giunta Cirio che tra un annuncio e una messinscena chissà che non produca anche qualche provvedimento. Intanto, tornando al Vco, il presidente della Regione ha spiegato che il nuovo nosocomio sarà realizzato a Domodossola e non più a Ornavasso, ma attenzione, coup de théâtre, resterà attivo anche il Castelli di Pallanza in riva al Lago Maggiore. Cirio non molla niente, anzi raddoppia. A Domodossola, secondo quanto annunciato questo pomeriggio, ci sarà un hot spot di primo livello, mentre il Castelli subirà un parziale ridimensionamento; perderà 35 dei 135 posti letto attuali, verrà dotato di un pronto soccorso aperto 24 ore su 24, da realizzare ex novo con 30 dei 60 milioni messi a bilancio della precedente giunta regionale di centrosinistra. Mentre verrà definitivamente chiuso il San Biagio con l’incognita di che si farà su quell’area.

Ancora una volta Cirio si piega alla Lega, dunque. Passa il lodo del capogruppo del Carroccio Alberto Preioni, esulta il sindaco di Domodossola Lucio Pizzi (Fratelli d’Italia), mentre chi ne esce scornata è Forza Italia, il partito del governatore, che dopo aver promosso un sondaggio tra i cittadini si era schierata per l’ospedale unico a Ornavasso. Non solo: ora si preannuncia una prevedibile guerra tra i sindaci, dopo mesi di mediazioni della passata amministrazione, liquidati da Cirio come “le perdite di tempo di chi ci ha preceduto”. Intanto però è chiaro a tutti che non è sostenibile la presenza di due “mezzi ospedali” con 300 posti letto in un territorio come quello del Vco, dove spostare l’ospedale principale così a Nord comporta il rischio di incrementare la mobilità passiva a vantaggio della Lombardia.

“Lega e Forza Italia hanno ricondotto una scelta strategica per il Verbano ad un braccio di ferro interno al centrodestra utile solo a definire gli equilibri di potere - afferma il consigliere regionale Pd Domenico Rossi -. Un atteggiamento che sta vanificando il lungo e capillare lavoro di condivisione e mediazione fatto fino ad ora per la realizzazione di un nuovo ospedale in posizione baricentrica”. Noi per parte nostra facciamo una previsione: con queste premesse nel Vco non arriverà nessun nuovo ospedale.

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