FI: O. Napoli, politica sceglie valori prima di schieramenti

"Rinunciare a una visione pragmatica e concreta non significa scegliere il trasformismo. Al contrario: trasformismo significa rinunciare all'affermazione di quei valori in cambio di qualche vantaggio elettorale o di potere. Questo è il vero rischio mortale che corre non solo Forza Italia, ma ogni partito che abdichi alla propria storia". Lo afferma Osvaldo Napoli, del direttivo di Forza Italia alla Camera. "Quando il presidente Berlusconi entrò in politica, un quarto di secolo fa, provocò un sisma davvero benefico - prosegue - perché prese per i capelli un sistema declinante, lo ringiovanì e insieme impedì la vittoria di una sinistra ancora saldamente ancorata all'ideologia comunista. Il capolavoro di Berlusconi si completò sul versante della destra: un partito che si richiamava all'ideologia del ventennio fascista venne costituzionalizzato dopo alcuni passaggi tormentati che lo portarono ad accettare i valori e le istituzioni della liberaldemocrazia, a cominciare dalla democrazia parlamentare. Il bipolarismo immaginato nel '94 non ha avuto vita facile. Forza Italia seppe però imporre la sua visione culturale e politica perché impostò sui valori la sua battaglia. A distanza di tanto tempo, continuo a ritenere che quella impostazione conservi intatto il suo significato: la scelta europeista, atlantica, la democrazia rappresentativa, il riformismo e il liberalismo, la lotta contro le discriminazioni e il razzismo, sono valori irrinunciabili e, per fortuna di tutti, non sono proprietà esclusiva di uno schieramento politico. Una visione laica e liberale deve portare Forza Italia a riconoscere la presenza di quei valori laddove essi concretamente si manifestano". 

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