SLIDING DOORS

Armistizio sul monopattino, il capo dei civich ci ripensa

Bezzon ha chiesto alla sindaca Appendino di respingere le sue dimissioni dopo lo scontro con l'assessora Lapietra. Lei pronta a tenerselo. L'annuncio nel giorno in cui parte la sperimentazione sulla micromobilità. Lo Russo (Pd): "Una pantomima"

Emiliano Bezzon resta al comando della polizia municipale di Torino. Il comandante ha chiesto alla sindaca Chiara Appendino di respingere le dimissioni, presentate la scorsa settimana in polemica per le multe ai monopattini. “Non me la sento di lasciare il comando” ha annunciato Bezzon durante la cerimonia per il 228° anniversario di fondazione della polizia municipale subalpina. “La Città ha bisogno di lei, il suo Corpo ha bisogno di lei – è stata la pronta replica della prima cittadina –. Sono contenta che abbia deciso di rimanere. Sarebbe stato ingiusto. Questa vicenda ci deve insegnare qualcosa: quando si sperimenta qualcosa di nuovo può capitare che ci siamo incomprensioni, bisogna creare coordinamento”. Proprio oggi a Torino prende il via la sperimentazione di monopattini e segway.

“Ogni cosa che facciamo è divisiva: c’è chi è contento e chi critica. La nostra è una carriera complicata perché, a differenze delle altre forze di polizia, è difficile trovare consenso nel nostro lavoro” ha proseguito Bezzon durante la cerimonia, prima di annunciare il ritiro delle dimissioni. “In questi due anni ho imparato le parole regole, rispetto, responsabilità – aggiunge –. Le regole sono fondamentali per la convivenza civile. I civich sono abituati a rispettare tutto e tutti e a prendersi le responsabilità. La missione fondamentale degli agenti di polizia municipale è prendersi cura di una persona, un quartiere, una città”.

Finisce affogata in un mare di amorosi sensi una polemica che ha tenuto inchiodata l'amministrazione per settimane, ostaggio di un braccio di ferro tra Bezzon, colpevole di voler fare rispettare le regole, e l'assessore Maria Lapietra, impegnata a promuovere una sperimentazione, quella per monopattini e segway, senza nemmeno una delibera approvata. Hanno iniziato a fioccare le multe e con esse si è alzato il livello delle polemiche: "Il comandante vuole boicottare la giunta" scatta l'allarme nel gruppo M5s che di fatto ne chiede la testa. Lui rassegna le dimissioni formalmente il 4 novembre, spiegando di averle preannunciate verbalmente ad Appendino il 30 ottobre. Dopo nove giorni è tornata la pace e anche dell'indagine per individuare responsabilità politiche e tecniche del pasticcio si sono perse le tracce. Lapietra porterà i tarallucci e Bezzon il vino.

Il capogruppo del Pd Stefano Lo Russo parla di una «pantomima» e attacca i Cinquestelle che avevano definito “miope e incompetente” il comportamento di Bezzon, ribadendo che “dopo le sue dichiarazioni stampa era impraticabile la prosecuzione di un rapporto fiduciario con la sindaca”. «Evidentemente, per ragioni a noi ignote – prosegue Lo Russo – secondo i grillini il Comandante ha riacquistato improvvisamente la vista, ha seguito un corso di aggiornamento e Appendino si fida di nuovo. Resta da capire cosa farà il buon assessore Finardi che aveva restituito le deleghe ad Appendino per protesta. Per quello è pronta la puntata 274». Sentito sul tema dallo Spiffero, Roberto Finardi risponde «non ci penso proprio».

Soddisfatto il capogruppo di Forza Italia Osvaldo Napoli, che in aula aveva chiesto formalmente ad Appendino di respingere le dimissioni di Bezzon: “Desidero ringraziare pubblicamente il sindaco per aver accolto il suggerimento che le ho rivolto in Consiglio comunale”. Per l’esponente azzurro però “rimane certamente la ferita alle istituzioni, con un gruppo consiliare che ha preteso di sostituirsi al sindaco e alla giunta. Ma questa è un’altra questione per la quale saranno i cittadini a giudicare e a trarre le conclusioni”.

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