ANTISIONISMO A 5 STELLE

M5s sconfessa Appendino: "Nessun accordo con Israele"

Mentre la sindaca sigla una collaborazione in ambito tecnologico e tra start up, il gruppo pentastellato contesta lo "Stato oppressore". Condanna il capogruppo leghista Ricca: "Il solito odio pregiudiziale"

Su Israele il Movimento 5 Stelle svela la sua natura antisionista e addirittura si schiera contro la sindaca. Proprio nel giorno in cui Chiara Appendino sottoscrive l’accordo di collaborazione tra Torino City Lab e l’Israel Innovation Authority per lo sviluppo di progetti hi-tec tra start up israeliane e italiane, la sua maggioranza mette nero su bianco i propri pregiudizi nei confronti dello stato israeliano e intima: “Nessun accordo per le tecnologie usate contro il popolo palestinese”.

Una scelta di campo netta che accontenta l’ala sinistra del gruppo pentastellato, che aveva sollecitato la capogruppo Valentina Sganga a una presa di posizione. E infatti il comunicato non tarda ad arrivare: “La collaborazione e la cooperazione con altri Paesi è sempre benvenuta ma, come abbiamo già ribadito in altri casi, la Città di Torino si oppone a qualsiasi forma di oppressione del popolo palestinese e anche l'accordo di oggi è occasione per sottolineare la nostra contrarietà alla guerra che Israele fa contro la popolazione, guerra in cui sempre più la tecnologia è messa al servizio dei sistemi di sorveglianza e oppressione di Israele sui palestinesi”.

Parole giudicate “vergognose” dal capogruppo leghista e assessore regionale Fabrizio Ricca, da semppre a fianco della comunità ebraica torinese: “Leggo con sgomento e preoccupazione le dichiarazioni di Valentina Sganga. È evidente che non basti firmare un giorno sì e l’altro pure delle dichiarazioni d’intenti contro l’odio, se poi si finisce per appoggiare campagne di boicottaggio e delegittimazione di uno Stato amico come quello di Israele. È proprio tramite il boicottaggio che si esprime chi nega lo stesso diritto ad esistere di questa democrazia a noi amica. Non posso che condannare un atteggiamento votato a un odio pregiudiziale nei confronti di Israele. Lo Stato ebraico sappia che nella Regione Piemonte troverà sempre un amico che si impegna quotidianamente a combattere antisionismo e antisemitismo”.

“La sensibilità del Consiglio comunale sulla Palestina è nota e io la condivido – afferma Appendino cercando di sminuire la posizione della sua maggioranza –. Il punto è che gli accordi sono necessari, anche per governare alcuni fenomeni. Si tratta di ambito civile, di aziende che fanno già parte di Torino City Lab, che lavorano per tecnologie al servizio delle persone, non contro le persone. Avrà un’importante ricaduta sul territorio, con uno scambio di competenze. Start Up nostre e start up israeliane si confronteranno e faranno accordi. Oggi serve un approccio cooperativo, non competitivo”.

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