SLIDING DOORS

Con Renzi a loro insaputa

Scoppia il caso in Piemonte: pubblicati gli elenchi dei comitati di Italia Viva e rispettivi coordinatori, ma molti di loro sono rimasti nel Pd. Da Torino alle altre province: ecco cos’è accaduto

Diventare un attivista di Italia Viva a propria insaputa. Finire a guidare uno dei tanti comitati del partito di Matteo Renzi senza aver mai abbandonato il Pd. È quanto accaduto ad alcuni militanti i cui nomi sono improvvisamente comparsi sul sito della nuova creatura dell’ex premier. Figurarsi le telefonate: “Dunque sei passato dall’altra parte?”, “Certo, almeno potevi dircelo” e giù le giustificazioni di chi quel Rubicone del centrosinistra non l’ha mai varcato, rimanendo fedele alla nuova Ditta 2.0 di Nicola Zingaretti. Per esempio l’ex sindaco di Moncalieri Roberta Meo risulta coordinatrice del comitato di Italia Viva “Crescita Torino 3”, ma in realtà non è mai andata via dal Pd dov’è appena stata nominata responsabile del forum Attività produttive della Federazione di Torino. Stesso discorso per un altro esponente di Moncalieri, Diego Quattrocchi, tesoriere della sezione cittadina ma anche capo di un comitato del partito renziano. E si potrebbe andare avanti citando casi analoghi, da Angelo Catanzaro, consigliere dem nella circoscrizione Centro, o Antonello Ghisaura, ex assessore a Settimo Torinese. Tutti con Renzi, a loro insaputa.

Ma dov’è avvenuto il cortocircuito? Molto probabilmente i dirigenti renziani hanno caricato sul portale di Italia Viva tutti i comitati civici che su iniziativa dell’ex premier erano fioriti nel Pd. Un apparato parallelo costruito quando il senatore di Scandicci stava pianificando l’addio ma ancora risultava essere a tutti gli effetti uno dei leader del Partito democratico. Dovevano servire per garantire al partito che di lì a un anno sarebbe nato come ancoraggio territoriale, una rete lanciata in tutte le province per drenare consenso e personale politico al Pd e non solo. Ma alla fine c’è chi non se l’è sentita di fare le valigie ed ecco che si è ritrovato comunque nell’altra squadra. Ovviamente tanti di coloro che risultano inseriti sono poi effettivamente passati con Iv: Davide Ricca, Mirko Marongiu, Monica Vittone, Roberto Gentile, Joseph Gianferrini, Rosanna Abbà a Torino e poi l'ex deputata Cristina Bargero ad Alessandria, gli ex consiglieri regionali Angela Motta ad Asti e Vittorio Barazzotto a Biella solo per citarne alcuni. Ma non tutti: a Settimo per esempio di due comitati aperti pare che solo un iscritto abbia poi davvero abbandonato il Pd.

C’è poi chi era renziano nel Pd salvo mettersi in Azione con Carlo Calenda quando Renzi ha lanciato il suo partito: è il caso dell’avvocato Gianluca Pescatori, che compariva accanto all’ex ministro nel giorno della sua ultima visita a Torino, a fine ottobre. Insomma, “grande è la confusione sotto il cielo”, ma per chi sia “favorevole” non è ancora chiaro.

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