POLITICA & GIUSTIZIA

Peculato, nei guai il sindaco leghista di Biella

Corradino avrebbe usato l'auto blu per affari privati. Qualche settima fa era balzato agli onori della cronaca per essersi opposto alla cittadinanza onoraria alla senatrice a vita Liliana Segre. la denuncia di due politici locali con tanto di fotografie

Avrebbe usato l'auto di servizio del Comune per questioni private. È l’accusa che la procura di Biella rivolge al sindaco Claudio Corradino, nei confronti del quale è stata aperta un’inchiesta ipotizzando il reato di peculato d’uso. Nessun commento da parte del primo cittadino, che pochi giorni fa era finito nella bufera per avere bocciato una mozione per concedere la cittadinanza onoraria alla senatrice a vita Liliana Segre. Una posizione su cui aveva poi fatto retromarcia, in seguito al clamore provocato dal rifiuto della cittadinanza di Biella che invece era stata concessa a Ezio Greggio.

Leghista, sessantenne, Claudio Corradino è sindaco di Biella dal giugno scorso, dopo aver vinto, con il 50,9% dei voti, il ballottaggio con l’altro candidato del centrodestra Dino Gentile, sostenuto da liste civiche. In precedenza è stato, per due mandati, sindaco di Cossato (Biella), paese da cui, su iniziativa di due politici locali, Stefano Revello e Roberto Tomat, è partita la denuncia che ha fatto aprire l’inchiesta della Procura di Biella con l’ipotesi di reato di peculato che sarebbe stato commesso sia quando Corradino era sindaco di Cossato sia ora che è alla guida del comune di Biella. A supporto della denuncia ci sarebbero di fotografie e video che evidenzierebbero un uso non conforme alla legge dell’auto in dotazione al primo cittadino: una Bmw di colore blu scuro, immortalata in luoghi non istituzionali ed in orari non legati al ruolo istituzionale del sindaco.

 A prendere le sue difese è il critico d’arte e parlamentare Vittorio Sgarbi che ha annunciato l’intenzione di presentare, lunedì mattina, un esposto al Csm: “Sono indagini fondate sul nulla. Uno sperpero di danaro pubblico. Chi stabilisce – dice – quando un sindaco è in servizio e quando non lo è? Un sindaco è sempre in servizio. Pure uno studente delle elementari comprende questa differenza”. Per Sgarbi si tratta di una “contestazione ridicola e contro ogni logica”. In ogni caso Corradino torna di nuovo a dividere, e non solo a Biella, da poco più di un mese riconosciuta Città creativa dall’Unesco. D’altronde, alle stesse Comunali di giugno, aveva spaccato il fronte del centrodestra, con due candidati, Corradino appunto e Dario Gentile, battuto allo sprint al ballottaggio di giugno. Poi le polemiche per le ronde delle forze dell’ordine ai giardini pubblici, fino al caso delle cittadinanze onorarie, quella inizialmente negata a Segre e concessa a Greggio. Un caso ampliato dal rifiuto del conduttore televisivo, per protesta contro il no alla senatrice a vita, rientrato poi per la correzione di rotta del sindaco Corradino: “Sono stato un cretino, l’ammetto – aveva detto, spiegando che il suo parere contrario era solo per come era stata formulata la mozione – però su questa vicenda è stata fatta una speculazione indegna. Una grandissima sciocchezza che è diventato un caso nazionale”. Alla fine, dopo l’eliminazione di una frase, la mozione per la cittadinanza era passata e la bufera si era placata. Oggi la polemica è ripresa, con un altro fronte, questa volta giudiziario. 

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