I conti con la Corte

Dicono che… mal gliene incolse quando patteggiò la pena di un anno e sei mesi nel procedimento che lo vedeva accusato di abuso d’ufficio, falso e rivelazione di segreto d’ufficio. Il patron dell’Isef di Torino Antonio Postiglione non immaginava, uscendo dal processo penale, che si sarebbe aperto per lui un calvario con la Corte dei Conti che, dopo avergli sequestrato beni per quasi 2 milioni di euro, ora gli contesta il danno erariale nei confronti dell’Università degli studi. E così all’udienza del 12 dicembre, di fronte ai magistrati contabili, questa volta ha deciso di difendersi e secondo quanto racconta sarebbe pronto per dimostrare la marginalità della sua posizione facendo nomi e cognomi di coloro che avrebbero avuto altrettante responsabilità a partire da alcuni personaggi illustri della società torinese e del mondo accademico.

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